Nella giornata odierna la Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un decreto di sequestro emesso dal Tribunale di Napoli, Sezione per l’Applicazione delle Misure di Prevenzione, su proposta del Procuratore della Repubblica di Napoli, nei confronti di due imprenditori edili di Marano. Sequestrati beni per 500mila euro, tra società di costruzione e una scuola.
In seguito all’articolata attività investigativa e segnalazioni di operazioni finanziarie sospette gli inquirenti sono quindi riusciti a localizzare e individuare beni in denaro non ancora oggetto di misure patrimoniali definitive. I beni oggetto della misura ablativa patrimoniale hanno riguardato diversi immobili, tra cui anche una scuola e le società di costruzione utilizzate dagli stessi per commettere i reati contestati.
L’odierno decreto di sequestro integra la misura adottata già il 1° giugno del 2020, inflitto dalle forze dell’ordine ad uno degli imprenditori e due suoi figli, legati al clan Polverino infatti, il Tribunale di Napoli, su richiesta del Procuratore della Repubblica, aveva emesso un primo decreto di sequestro di prevenzione che ha riguardato il patrimonio accumulato dalla famiglia imprenditoriale per un valore stimato in 10 milioni di euro.
Quindi, ed è stato richiesto con urgenza dal Procuratore della Repubblica di Napoli, tenuto conto degli accertamenti svolti dalla DIA che hanno individuato somme di denaro, suddivise in fondi di investimento, azioni, conti correnti e quote intestate ai predetti imprenditori, per un valore di quasi 500.000 euro, accumulati nello stesso periodo in cui è documentata la loro adesione al sodalizio camorristico.