Una situazione molto delicata quella che sta vivendo attualmente l’isola di Capri, che in questi giorni è stata letteralmente presa d’assalto dai turisti. Movida, caos e assembramenti hanno aumentato in maniera esponenziale il rischio di contagi da Coronavirus e se è vero che mali estremi richiedono rimedi estremi, il sindaco dell’Isola azzurra, Marino Lembo, non si è fatto certo trovare impreparato. Il primo cittadino sta infatti vagliando l’idea di rendere obbligatorie le mascherine e il loro utilizzo all’aperto nei weekend, in determinate fasce orarie.
Quello che al momento è solo un proposito potrebbe trasformarsi nel corso delle prossime ore in un’ordinanza, attraverso cui l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale diventerebbe tassativo in due momenti della giornata: dalle ore 19 alle 21, una finestra temporale che dovrebbe riguardare il momento degli aperitivi in piazzetta, e dalle ore 23 fino alle 4, per coprire la movida notturna. L’affluenza turistica di italiani e stranieri è senza dubbio un balsamo per l’economia della piccola isola, che negli scorsi mesi ha patito la solitudine, al pari di altre rinomate mete turistiche. Tuttavia, il passaggio repentino da un estremo all’altro desta non poche preoccupazioni tra le istituzioni e i residenti del piccolo gioiello campano. Non a caso Lembo avrebbe già scritto al prefetto di Napoli, Mario Valentino, chiedendo l’espletamento di un’attività di controllo penetrante e capillare da parte delle forze dell’ordine, per fronteggiare efficacemente la straordinarietà degli eventi.
Capri, nel pieno dell’emergenza Covid-19 e del lockdown, ha mantenuto standard virtuosi dal punto di vista epidemiologico: l’ultimo contagio, riguardante una donna, risale allo scorso aprile e lo stesso vale per la vicina frazione di Anacapri. Sono stati in tutto 140 i tamponi effettuati sull’isola e nessuno è risultato positivo. Ecco perché il primo cittadino intende tutelare i propri concittadini dai rischi connessi alla riapertura, anche rendendo obbligatorie le mascherine all’aperto, al fine di preservare lo stato di salute generale e la sicurezza della comunità caprese.
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