È accusato di aver inquinato con sostanze chimiche nocive uno dei tratti di costa più belli della penisola Sorrentina il dipendente di una ditta edile individuato e denunciato, nella tarda giornata di ieri, dagli uomini dell’ufficio locale marittimo di Massa Lubrense. I militari, agli ordini del maresciallo Giovanni Provenzano, sono entrati in azione a seguito di una segnalazione pervenuta lo scorso 5 maggio presso la capitaneria di porto di Castellammare di Stabia, che denunciava uno sversamento nelle acque dell’area marina protetta di Punta Campanella, in una zona ricadente nel territorio di Massa Lubrense, località San Montano. La denuncia era stata poi confermata da evidenze fotografiche che, nel frattempo, avevano cominciato a girare sui social network creando forte clamore mediatico. Giunti sul luogo segnalato dopo poche ore, i militari hanno riscontrato la persistenza di una macchia, notevolmente dissolta rispetto a quella immortalata nelle fotografie, presumibilmente causata da una consistente quantità di vernice bianca e scarti edili.
A seguito di una lunga attività investigativa, grazie ai dati raccolti sul territorio, il cerchio delle indagini si è stretto progressivamente attorno al responsabile dello sversamento, un operaio edile che stava svolgendo dei lavori di ristrutturazione in un’abitazione situata proprio in località San Montano. L’uomo è stato deferito alla Procura della Repubblica del tribunale di Torre Annunziata. Attestati di gratitudine per i militari sono arrivati dal presidente del parco marino di Punta Campanella, Michele Giustiniani: “Ringraziamo la capitaneria con la quale abbiamo uno storico e proficuo rapporto di collaborazione – ha dichiarato – I miei complimenti al comandante Savarese e al maresciallo Provenzano per il pragmatismo che hanno fin da subito messo in atto nelle loro azioni”. Soddisfazione condivisa dal direttore del parco, Antonio Miccio, che ha rimarcato la fondamentale importanza del colpire con determinazione quanti continuano ad inquinare e deturpare il mare.
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