La maturità è arrivata. Tra difficoltà per il Cocvid-19 e preoccupazioni che non sono mancate in questi ultimi mesi, circa mezzo milione di studenti sono giunti alla fine di questo percorso, cominciato questa mattina alle 8,30. L’esame, come annunciato, sarà unico e avrà delle particolarità non solo per far fronte alle misure di sicurezza dovute all’emergenza sanitaria, ma anche per far sì che si tenga conto della complessità dello studio e della didattica in questi ultimi tre mesi. Solo una prova orale, dunque, per i maturandi che, per un’ora, si troveranno faccia a faccia con una delle 13mila commissioni. L’esame vedrà i candidati cominciare il colloquio con la discussione di un elaborato riguardante un argomento scelto insieme ai docenti. L’argomento fa riferimento alle materie di indirizzo dei diversi istituti: al liceo classico si discuterà di greco e latino, allo scientifico di matematica e fisica e negli istituti tecnici, invece, economia e diritto. La scelta della discussione di un argomento concordato con i professori è stata fatta per mettere a loro agio i maturandi che, quindi, cominceranno l’esame con quella che fino all’anno scorso era la seconda prova scritta.
Si procederà poi con le altre quattro fasi che, nel complesso, terranno impegnati i candidati per circa un’ora. La prima di queste è rappresentata dall’analisi di un testo (che può essere di italiano, di lingua o di letteratura) svolto durante il quinto anno. Lo studente, come richiede l’esame di maturità, dovrà analizzare il testo e argomentare l’analisi nel modo più accurato e completo possibile, così da dimostrare le sue competenze nella materia. A continuare l’esame ci sarà il test interdisciplinare, con cui la commissione valuterà la capacità dello studente di mettere in relazione le diverse materie studiate, creando link e spaziando tra le diverse discipline. I maturandi avranno qualche minuto per raccogliere le idee e per organizzare un flusso di pensieri che si trasformerà poi nell’esposizione dell’argomento. Che si tratti di un testo, un documento, un progetto o un problema, i candidati dovranno creare nodi concettuali, un po’ come avveniva lo scorso anno con la tanto contestata busta.
Si passa, poi, alla fase del colloquio in cui il candidato esporrà una relazione sulle sue esperienze Pcto, ovvero i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, quello che una volta era l’alternanza scuola lavoro. È evidente che i percorsi, quest’anno, non sono stati completati per le ragioni che tutti conosciamo, e in qualche caso non sono stati neanche cominciati. Chi non abbia avuto la possibilità di svolgere il percorso, userà questa parte del colloquio per valorizzare il proprio patrimonio culturale a partire dalla propria storia professionale e individuale. La relazione orale verrà effettuata su ciò che è stato fatto a distanza, e i maturandi esporranno con quali enti hanno collaborato e con quali obiettivi finali. L’esame di maturità si conclude con la discussione dei temi in ambito di cittadinanza e costituzione. I maturandi dovranno dimostrare di conoscere gli argomenti svolti durante i progetti e di aver intrapreso un percorso che li porti alla vera maturità e alla correttezza come individui.
Quindici minuti prima dell’orario di convocazione gli studenti dovranno presentarsi a scuola e, una volta finita la prova, dovranno invece lasciare l’edificio immediatamente. Alcuni istituti hanno scelto come sede degli esami ampi locali a disposizione della struttura, come palestre, aule magne o anche gazebo all’aperto. Una volta arrivati, i maturandi consegneranno i moduli obbligatori riguardo sintomatologia, quarantena o isolamento domiciliare o casi di positività in famiglia. Le aule saranno areate e pulite a conclusione di ogni sessione d’esame, quindi la mattina e il pomeriggio. Sono stati stanziati, per garantire tutta la sicurezza possibile, trentanove milioni per la pulizia delle scuole, l’acquisto di gel e dispositivi di protezione e la predisposizione di percorsi di ingresso e uscita dall’edificio.
“Ragazzi e ragazze in bocca al lupo!”, ha scritto emozionata il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, nella didascalia di un video postato sulla sua pagina Facebook. “Gli studenti hanno dato una grande prova di maturità e di resilienza”, ha commentato il ministro. Maturità scolastica, maturità emozionale e maturità sociale, tre aspetti diversi di un unico macrocosmo, rappresentato dall’essere umano, oggi confluiranno nella prova d’esame, che segnerà una fine e un conseguente inizio non solo per mezzo milione di studenti, ma anche per mezzo milione di futuri cittadini italiani, futuri leader, futuri esseri umani.
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