Arriva una svolta decisiva nella lunga e articolata vicenda legata al mercatino dell’usato di Orta di Atella, le cui attività erano state interrotte lo scorso 11 gennaio, a seguito di un blitz delle forze dell’ordine che avevano contestato ai gestori l’assenza di tutte le autorizzazioni richieste dalla legge. Il Tribunale amministrativo della Campania infatti, dopo un iniziale accoglimento della misura cautelare per il prosieguo delle attività della struttura, due giorni fa ha respinto nel merito le richieste dei gestori del mercatino, pronunciando un’ordinanza che non permette la riapertura degli stand e segna la vittoria dei rappresentanti del Comune atellano. Il mercatino, sito presso via Astragata, in località San Pietro, era stato oggetto di un’operazione di controllo congiunta da parte della polizia locale, coordinata dal comandante Pasquale Pugliese, e dei militari dell’Arma dei carabinieri.
Gli uomini delle forze dell’ordine, giunti sul posto, avevano riscontrato lo stato di totale illegalità in cui erano portate avanti le attività di vendita. Centinaia e centinaia di bancarelle smerciavano oggettistica di vario genere senza alcun tipo di autorizzazione e con alcune violazioni di natura penale, come la mancanza di una documentazione che attestasse la destinazione ad uso commerciale dell’area, la quale risultava ancora registrata come zona industriale, e la presenza nel mercatino di un bar ricavato all’interno di un deposito non agibile, pronto a sfornare caffè e cornetti senza certificazione sanitaria per la somministrazione di cibi e bevande. Quanto emerso dal blitz aveva indotto le forze dell’ordine a comminare ai titolari della Gml Service srl, società che gestiva il mercatino, sanzioni per 15mila euro e, in virtù degli illeciti penali riscontrati, a mandare gli incartamenti alla Procura della Repubblica per chiedere il sequestro dell’intera area, che non venne tuttavia convalidato. La società aveva quindi impugnato tutte le contestazioni davanti ai giudici del Tar della Campania, che pur accogliendo in via temporanea le istanze della Gml Service, si erano come da prassi riservati di esaminare la documentazione e di esprimersi in seguito nel merito della vicenda.