“Abbiamo bisogno di lavorare, siamo stanchi di aspettare”. La sala consiliare è occupata da 150 operatori del mercato ortofrutticolo. Alcuni di loro sono reduci dal blocco stradale della mattinata su via Roma, altezza via Garibaldi, che ha coinvolto anche piazza Vittorio Emanuele. Ora sono rientrati in Comune, hanno parcheggiato i camion in piazza Municipio e una delegazione è a colloquio con il sindaco. Qualcuno aspetta sulle scale, impaziente, nervoso.
“A fine gennaio sono quattro mesi che il mercato è chiuso, sono quattro mesi che non lavoriamo. Stiamo perdendo clienti, soldi, affari. Nella nostra vita abbiamo fatto sempre questo, da generazioni, mai ci siamo trovati in una situazione del genere. È l’amministrazione comunale che deve risolvere il problema. Chiediamo solo di rientrare sul nostro posto di lavoro, anche se temporaneamente, anche se in uno spazio più piccolo, ma fateci lavorare”.
L’area di circa 16.600 metri quadrati è stata chiusa ad ottobre, dopo i controlli dei Nas e dell’Asl. Una situazione igienico-sanitaria che non consentiva la vendita di frutta e verdura. Quando facciamo notare agli operatori che ci sono state delle inadempienze anche da parte loro, non si tirano indietro nel rispondere.
“Certo, anche noi abbiamo le nostre responsabilità, ma non tutti. Il lavoro di un sindaco deve essere anche quello di saper distinguere chi ha rispettato le regole e chi no. La verità che il mercato ortofrutticolo di Aversa è così da molti anni e la politica non si è mai interessata. Se andate in tutti gli altri mercati, da Napoli a Fondi, c’è chi fa rispettare le regole, chi ti tutela. Ad Aversa non c’è un direttore, una vigilanza, un controllo, una verifica dei vigili. È chiaro che qualcuno ne ha approfittato. Però non possiamo pagare tutti. Poi c’è il caso nel nuovo mercato. Si doveva costruire alla fine di viale Europa, verso San Marcellino, nei pressi dell’uscita dell’asse mediano. Da trent’anni sono solo parole”.
In uno degli ultimi Consigli comunali, sono stati stanziati dei soldi per i lavori all’interno dell’area mercatale. Chiediamo cosa è stato fatto. “In quattro mesi – è la risposta univoca – hanno realizzato solo i bagni. Anche per questo siamo qua. Non si vede una via d’uscita, abbiamo bisogno di tornare al lavoro. Dall’amministrazione comunale ci rispondono che non vogliono prendersi la responsabilità. Ma sono loro gli amministratori, chi altro se la deve prendere questa responsabilità?”.
Nel pomeriggio, una delegazione degli operatori del mercato si è recata in prefettura a Caserta, insieme al sindaco Alfonso Golia. Dalla prefettura è arrivato l’impegno di dare al più presto una risposta sulla certificazione antimafia della ditta che deve effettuare i lavori al mercato, in modo da accelerare l’aggiudicazione. Informati dell’esito dell’incontro, gli operatori sembrano intenzionati ad interrompere l’occupazione della sala consiliare.