È una catena di contagi che sta destando non poche preoccupazioni quella in atto presso l’ospedale Monaldi di Napoli. Sono infatti ben sei i nuovi casi di positività al virus riscontrati fra il personale medico e sanitario del nosocomio, tutti concentrati all’interno del reparto di medicina interna cardiovascolare e dismetabolica. Tra i nuovi contagiati si annoverano quattro infermieri, un lavoratore addetto alle pulizie e il primario del reparto, quest’ultimo trasferito per il ricovero all’ospedale Cotugno. Immediata la reazione dei dirigenti della struttura ospedaliera collinare, che hanno disposto e avviato una sanificazione straordinaria di tutti i locali interessati dalle attività del personale, dando contestualmente il via anche a uno screening a tappeto fra gli altri lavoratori del nosocomio, effettuato con i test rapidi, al fine di identificare e isolare eventuali nuove infezioni. La questione della sicurezza sul luogo di lavoro per medici, infermieri e personale sanitario è uno dei temi caldi dell’emergenza epidemiologica attualmente in corso: nonostante le misure di prevenzione che si stanno adottando in tutto il Paese, i casi di positività tra le corsie degli ospedali continuano ad affiorare con preoccupante persistenza. Proprio presso il Monaldi, a inizio aprile, era stata registrata la prima morte a causa del Covid-19 di un lavoratore sanitario in Campania: la vittima in quel caso era stata un’infermiera di 60 anni, in attività nel reparto di cardiologia del nosocomio collinare.
C’è apprensione, in tal senso, anche per la situazione dell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, dopo che una paziente transitata in alcuni reparti è risultata positiva al Coronavirus. In seguito alla scoperta, sono stati effettuati i tamponi alle persone entrate in contatto con la signora, da cui sono emersi ben 25 casi positivi, ripartiti tra 23 operatori sanitari e 2 pazienti. Questi i motivi delle richieste dei quattro sindaci flegrei di Pozzuoli, Bacoli, Quarto e Monte di Procida fatte alla direzione generale dell’Asl Napoli 2 Nord e dell’ospedale di Pozzuoli nel corso di una videoconferenza. Le richieste sono state accolte: accesso vietato ai familiari, stop ai ricoveri e tamponi per tutti.