Spazio a Italo Calvino e al suo Perché leggere i classici, nella quarta giornata del Napoli Teatro Festival Italia 2020. Francesco Montanari e Guglielmo Poggi, diretti da Davide Sacco, portano in scena domani alle 21, nel cortile delle Carrozze di palazzo Reale, questa rilettura dell’opera calviniana, che sarà anche trasmessa in diretta streaming gratuita per coloro che, a causa delle limitazioni dovute alle norme anti-Covid, non sono riusciti a garantirsi un posto in platea. Gli interessati, infatti, potranno collegarsi alla piattaforma Ecosistema digitale per la cultura della Regione Campania (https://cultura.regione.campania.it/en/web/teatro/live), oppure sui canali radio e video di Crc (Radio Crc Targato Italia e canale 620 del digitale terrestre) messi a disposizione dal festival diretto da Ruggero Cappuccio.
“Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quello che ha da dire“: queste le parole più famose dell’opera Perché leggere i classici di Italo Calvino, riproposta a Napoli da Lunga Vita Factory. Nel suo saggio, Calvino si confronta con i classici e con l’importanza sociale che essi hanno. E l’attore protagonista Francesco Montanari, diretto da Davide Sacco, ne fa sue le parole, ma anche il pathos narrativo, per entrare nel ricordo di un uomo e di un’epoca ancora vivi, proprio come i grandi classici. In scena con Montanari, ci sarà anche Guglielmo Poggi, per un viaggio che dimostrerà come la cultura non sia mai antica, poiché porterà sempre con sé il suo messaggio universale. Quello di Sacco è un format interattivo e attuale, nel quale il pubblico viene coinvolto nella riflessione e il testo originale dialoga con l’assistente vocale Siri, con la leggerezza tipica dell’opera calviniana. Il lavoro si chiude con lo storico discorso tenuto da Umberto Eco nel 2002 all’Università di Bologna, dedicato proprio all’importanza di leggere i classici.
Intanto, prosegue al Napoli Teatro Festival Italia anche il programma delle mostre, visitabili a ingresso gratuito presso Palazzo Fondi dal giovedì alla domenica, dalle 17 alle 20, fino al 31 luglio. Particolarmente suggestiva è quella fotografica intitolata Roberto Herlitzka – Voglio fare l’attore, che propone gli scatti di Tommaso Le Pera, uno tra i più importanti fotografi di scena contemporanei, il quale getta lo sguardo su più di trenta spettacoli interpretati da Herlitzka e catturati dall’occhio fotografico di Le Pera, che spiega: “Le pieghe del suo viso (che non sono rughe) l’una diversa dall’altra hanno per me un’attrazione fatale e mi soffermo su di esse perché mi sembra che ognuna abbia una storia da raccontare“.
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