Il consueto punto della situazione settimanale in video su Facebook del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha un convitato di pietra che spunta qua e là tra le righe del suo discorso. Ovviamente, si tratta di Matteo Salvini, mai nominato direttamente ma evocato con espressioni come “voi sapete chi“, “alcuni sovranisti” e la chicca sarcastica “non perdiamo tempo con questioni poco serie“. I riferimenti a Salvini emergono, in particolare, quando De Luca – che per buona parte del suo intervento si limita a snocciolare, uno dopo l’altro, tutti i provvedimenti e finanziamenti messi in campo dalla sua giunta regionale per affrontare l’emergenza Coronavirus – ritorna sulla situazione di Mondragone, dove proprio stamattina il leader leghista ha effettuato un improvviso blitz, a pochi giorni di distanza dalla visita dei giorni scorsi sfociata in disordini e contestazioni di piazza.
Dunque, Mondragone. “Abbiamo affrontato quel focolaio – ricorda De Luca – col rigore e la serietà di sempre, sottoponendo a tamponi tutti gli abitanti delle palazzine ex Cirio, sia italiani che bulgari e di varie altre nazionalità. Ne abbiamo individuato, poi, altri in un’impresa agricola dei dintorni. E, in ogni caso, abbiamo istituito la zona rossa nell’area interessata in sole ventiquattr’ore, senza dispute sulle competenze, prolungandola anche di una settimana per arrivare a coprire i quattordici giorni di possibile incubazione del virus. Al termine di questo periodo, rifaremo i tamponi a tutti i residenti e se ci saranno altri positivi li ricovereremo negli ospedali anti-Covid, ma libereremo le palazzine in tutta sicurezza“. Il presidente della Regione Campania, quindi, si rivolge direttamente ai mondragonesi: “Saluto e ringrazio i cittadini e la civilissima città di Mondragone, dove certamente metteremo in campo qualche iniziativa per rilanciare l’economia turistica e agricola locale e per promuoverne lo sviluppo, non per danneggiarlo. Sempre a proposito di ciò che è accaduto nei giorni scorsi a Mondragone, mi è capitato di ascoltare – aggiunge De Luca – notizie relative a una cittadina del Piemonte, dove hanno scoperto lavoratori stagionali provenienti da altre nazioni. Nelle televisioni ho visto immagini paradisiache e ascoltato notizie su molti di loro che dormivano nei giardini e nei parchi pubblici, il tutto descritto come se si trattasse di un pic-nic fiorito, diversissimo dalle immagini di guerra provenienti da Mondragone. Mi è parso di rilevare – sottolinea sarcasticamente il governatore campano – una qualche diversità nel modo di presentare due problemi in larga misura sovrapponibili, se non quasi identici. Ma, come sapete, la Campania appartiene alla categoria degli afflitti, non dei fortunati. Mi è parso anche di capire che in quella cittadina si facessero i controlli della temperatura corporea e poi i test sierologici. Non i tamponi, come da noi. Comunque, ce lo consentano i vari sovranisti, ribadisco che oggi la Campania è una regione a contagio zero, nella quale naturalmente dobbiamo continuare a tenere gli occhi aperti, affrontando e denunciando i vari problemi, senza mai occultare nulla, facendo sempre operazioni verità, a maggior ragione se riguardano i nostri cittadini e familiari“.
Altro argomento “caldo” del discorso settimanale di De Luca – prima del lunghissimo elenco dei provvedimenti e delle eccellenze “Made in Campania” – è certamente la scuola. “La Campania è stata l’unica regione italiana ad aver assunto una posizione così critica nei confronti del Governo nazionale, evidenziando – ribadisce – la scelta irresponsabile di far votare per le elezioni regionali a settembre in coincidenza con l’apertura della scuola, alla quale invece tutti noi avremmo potuto dedicare le energie che avrebbe meritato. Il nostro dissenso resta radicale, perché la politica politicante ha prevalso sugli interessi delle famiglie e delle scuole. Ma, com’è nostro dovere, ci stiamo comunque preparando per la riapertura di settembre, dedicando la nostra attenzione a pochi punti, ma molto concreti, primo tra tutti quello delle mascherine e dei tamponi. Il resto è aria fritta. Noi, dunque, ci stiamo preparando a uno sforzo enorme per sottoporre a uno screening di massa il personale docente e non docente delle scuole campane, ma anche per dotare tutti gli studenti delle necessarie mascherine. Tra l’altro, sempre a proposito di scuola, ricordo che la Campania ha anticipato il Governo nazionale anche per quel che riguarda il bonus per l’acquisto di tablet e computer. Noi lo abbiamo già erogato – conclude De Luca – a tantissime famiglie e ne abbiamo già altre 160mila in elenco ancora in attesa. Se il Governo ci dà le risorse, possiamo intervenire anche a loro favore in tre giorni“.
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