Ancora una volta la movida presenta il suo conto: un ragazzino di 13 anni, accerchiato e picchiato, è stato aggredito in via Seggio ad Aversa, da un gruppo di ragazzi che senza alcun motivo lo hanno riempito di botte.
Ma l’aspetto più desolante è che al centro di risse e violenze finiscono sempre più minori: è accaduto anche questa volta, nella notte tra sabato e domenica in uno scenario infernale che appare sempre più popolato da diavoli e intriso di sangue. Si riaffaccia l’incubo delle baby gang, e l’allarme torna a concentrarsi sulle piazze del divertimento nel centro storico di Aversa.
È stata proprio la mamma del 13enne, a rendere pubblica la notizia di quanto accaduto al giovane: “Appena siamo arrivati sul posto ci siamo subito resi conto che nostro figlio non era lucido. Addirittura non ricordava quello che era successo. Così lo abbiamo portato all’ospedale Santobono dove gli hanno dato cinque giorni di prognosi“.
L’ondata di violenza messa in atto da minori negli ultimi mesi continua ad essere pericolosamente sottovalutata dalle istituzioni. Risse, aggressioni, accoltellamenti, minacce, un campionario di episodi criminali che troppo spesso restano impuniti. Assistiamo a una preoccupante escalation di episodi di violenza e irresponsabilità, nei confronti dei quali non è più possibile essere tolleranti.
Una situazione fuori controllo dal momento che anche le Forze dell’ordine sono assolutamente numericamente insufficienti per fronteggiare i ripetuti e numerosi episodi.