Uno scenario degradante e dai tratti macabri quello che si sono trovati davanti agli occhi gli operatori del cimitero di Poggioreale, il più grande luogo di sepoltura della città di Napoli. Il crollo di uno dei muri perimetrali, presumibilmente avvenuto nelle ore precedenti all’apertura mattutina dei cancelli, ha interessato una parete comprendente diversi loculi e, di conseguenza, ha esposto i resti mortali di diversi defunti tumulati nelle nicchie coinvolte.
L’area interessata dal cedimento è il celebre quadrilatero degli uomini illustri all’interno del cimitero monumentale, nella zona di Santa Maria del Pianto. Intervenuto tempestivamente, il personale del cimitero ha provveduto a separare le ossa dei defunti, rimaste diverse ore esposte alle intemperie, dalle macerie del crollo, sistemando i resti provvisoriamente all’interno di alcune grosse buste. A questa operazione ha fatto da contorno l’intervento della Protezione civile, che ha circoscritto la zona interessata con un sistema di transenne per prepararla alla necessaria messa in sicurezza, che si spera avvenga quanto prima.
Rimangono ancora da chiarire, per il momento, le cause che hanno scatenato il crollo; tra i principali indizi ci sarebbe una perdita d’acqua che avrebbe indebolito le strutture, ma per un responso definitivo bisognerà attendere i risultati dei rilievi degli esperti. Tra gli operatori del cimitero, tuttavia, circola insistentemente l’idea che i crolli siano iniziati con l’avvio di un cantiere sotterraneo a pochi metri di distanza dalle sepolture.
La strada di Santa Maria del Pianto, chiusa al transito veicolare e pedonale da diversi mesi, è infatti attualmente interessata dai lavori di ampliamento della Linea 1 della metropolitana, che dovrebbe collegare la stazione Garibaldi con l’aeroporto di Napoli Capodichino. Il crollo avvenuto nella giornata odierna non è che l’ultimo di una lunga, inquietante serie: appena un mese fa, il 2 gennaio 2020, un cedimento interessò l’area del fondo desiderio e, anche in quel caso, si era dovuto assistere al raccapricciante spettacolo di resti umani sparpagliati all’aria aperta, tra tombe e lapidi divelte.
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