Selfie, opera di Agostino Ferrente, arriva al Cinema Academy Astra per la rassegna “AstraDoc – Viaggio nel cinema del reale”. Venerdì 17 gennaio 2020, alle ore 20,30, ci sarà la proiezione del pluripremiato documentario, presentato alla Berlinale del 2019 e candidato agli European Film Awards.
Il regista pugliese presenta il suo ultimo lavoro insieme a tutto il cast in una serata speciale della rassegna. Ad incontrare il pubblico in sala ci sarà anche il curatore di AstraDoc Antonio Borrelli, il presidente della Film Commission Regione Campania Titta Fiore, lo sceneggiatore e scrittore Maurizio Braucci e Gianni Bifolco, padre di Davide Bifolco, il sedicenne ucciso da un colpo di pistola sparato da un carabiniere.
“Dopo L’Orchestra di Piazza Vittorio e Le cose belle, avevo giurato di non realizzare più documentari – esordisce Ferrente –. Avevo sofferto troppo entrando nelle vite delle persone coinvolte. Ma poi venni a conoscenza della storia di Davide”. Dopo aver incontrato il padre di Davide Bifolco, Gianni, manifestò la sua volontà di raccontare il contesto nel quale si era consumata la tragedia e di conoscere altri ragazzi del rione, per entrare il più possibile nel loro universo. Così i due protagonisti, Alessandro e Pietro, tramite l’uso del selfie riescono, guidati da Ferrente, a raccontare e a farci vedere se stessi e il mondo alle loro spalle. “I quartieri popolari di Napoli sono stati raccontati in lungo e in largo – continua il regista – la mia nuova ossessione era raccontare gli sguardi di questi ragazzi, concentrandomi non su quello che vedono, che oramai tutti conosciamo, ma sui loro occhi che guardano.”
Agostino Ferrente, regista, produttore, direttore artistico, studia al Dams di Bologna e successivamente frequenta “Ipotesi Cinema” di Ermanno Olmi. Dopo aver prodotto e diretto alcuni cortometraggi, realizza con Giovanni Piperno Intervista a mia madre (1999) e Il film di Mario (1999-2001), ricevendo con entrambi riconoscimenti festivalieri e risonanza mediatica. Nel 2013, ancora con Giovanni Piperno, dirige Le cose belle, presentato in anteprima alle Giornate degli autori di Venezia, che ha ricevuto premi in festival sia italiani sia internazionali.