Aumentano i problemi e disagi che i pendolari sono costretti a subire ogni giorno per potersi spostare da una parte all’altra di Napoli con i mezzi pubblici: questa volta, a terminare nell’arco della mezza giornata di ieri, sono stati gli abbonamenti mensili dell’Anm. Ai pendolari partenopei, piuttosto che avere la possibilità di spostarsi in città con un abbonamento che permetterebbe loro di utilizzare tutti i mezzi del trasporto pubblico al prezzo vantaggioso di 35 euro al mese, è invece toccato l’acquisto del biglietto singolo al prezzo di 1,10 euro, valido per una sola corsa. Una situazione che ha fatto lievitare le spese degli utenti, i quali sono stati costretti in questo modo a utilizzare i trasporti a prezzi rincarati.
Ma non si tratterebbe dell’unico disagio legato al trasporto pubblico a Napoli. Sempre durante questi giorni, che vedono un ritorno alla normalità anche per ciò che riguarda la mobilità in città, ci sono state diverse segnalazioni da parte dei tabaccai di una mancata reperibilità dei biglietti a corsa singola da 1,10 euro. I pendolari sono stati così obbligati ad acquistare i biglietti integrati al prezzo maggiorato di 1,60 euro, pur non avendone la necessità di utilizzo. I biglietti a corsa singola infatti, distribuiti in maniera ridotta nonostante le ripartenze programmate per la fase due, sono andati esauriti nel giro di pochissime ore sia presso i bar, le edicole e i tabaccai autorizzati, sia agli sportelli del trasporto pubblico. A rimanere a secco di ticket sono state anche le macchinette che si trovano nelle stazioni della metropolitana di Napoli.
Oltre alle problematiche legate alla mobilità degli utenti si aggiungono altresì le continue frizioni tra la Federazione dei tabaccai di Napoli e l’agenzia Giraservice, che gestisce la distribuzione dei titoli di viaggio per conto del consorzio Unico Campania. I tabaccai hanno chiesto l’intervento della Regione rispetto alle scelte effettuate dal consorzio che gestisce la tariffazione del trasporto pubblico, affinché venissero soddisfatte le richieste della categoria. L’agenzia ha, inoltre, deciso di ridurre l’aggio (cioè il piccolo vantaggio che il venditore accorda al compratore) previsto sulla vendita dei biglietti, provocando così una situazione che ha creato non pochi mal di pancia tra gli esercenti. Restano, infine, da risolvere molti problemi legati all’informatizzazione del servizio: il mobile ticketing per l’acquisto on-line dei titoli di viaggio è disponibile tramite sms solo per i clienti di determinati operatori come Tim, Vodafone, Wind e Tre, mentre sono tagliati fuori dal servizio gli operatori virtuali nonostante questi abbiano occupato, nell’ultimo anno, una consistente fetta di mercato. Il calvario di chi decide di utilizzare i mezzi pubblici a Napoli, insomma, sembra non avere fine.
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