È stata una giornata turbolenta quella trascorsa ieri presso l’ufficio postale di via Montagna Spaccata a Pianura, quartiere della periferia occidentale di Napoli. Presso la sede delle Poste Italiane sono infatti dovuti intervenire gli agenti di polizia dell’ufficio prevenzione generale in seguito alla segnalazione, da parte della centrale operativa, della presenza di no-vax il quale impediva il regolare svolgimento delle operazioni postali. Una volta giunte le forze dell’ordine sul luogo della segnalazione, la direttrice dell’ufficio postale ha raccontato loro della presenza di un uomo che pretendeva di entrare alle poste completamente sprovvisto di green pass, andando visibilmente in escandescenze quando qualcuno cercava di allontanarlo per evitare che si creassero file e assembramenti inutilmente pericolosi.
A quel punto, per cercare di riportare la situazione alla normalità, sono intervenuti dapprima i dipendenti delle poste i quali sono stati aggrediti dall’uomo in questione il quale, non contento dei gravi disservizi e dei disagi che stava procurando all’utenza, ha iniziato a urlare come un matto incitando i presenti a “ribellarsi” contro il sistema e a “infrangere” le regole anti-Covid vigenti, il tutto tra lo stupore e l’incredulità generale. I tentativi da parte dei dipendenti dell’ufficio postale di calmare l’uomo si sono presto rivelati inutili, tanto che è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine. Ne è nata così una violenta e pericolosa colluttazione tra gli agenti di polizia e il no-vax infuriato il quale avrebbe addirittura estratto dal giubbotto un grosso coltello a serramanico dotato di una lama della lunghezza di circa una decina di centimetri. Con non poche difficoltà e problemi le forze di polizia sono riuscite a disarmare l’individuo e a renderlo inoffensivo. L’aggressore è stato così bloccato e identificato: si tratterebbe di un quarantottenne del posto il quale è stato contestualmente arrestato con le gravi accuse di lesioni aggravate e di resistenza a Pubblico ufficiale oltre che per istigazione alla disobbedienza delle leggi dell’ordinamento italiano nonché per possesso di armi e di oggetti atti a offendere.
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