Gli imprenditori edili sono sul piede di guerra, dopo l’inserimento nel decreto sostegni ter di un articolo che modifica la procedura della cessione del credito d’imposta. In pratica le nuove disposizioni contenute nel Decreto legge n.4, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 21 del 27 gennaio 2022 e che entreranno in vigore il 7 febbraio, mettono in grave difficoltà le imprese che si sono esposte finanziariamente applicando lo sconto in fattura alla propria committenza e che ora non vengono più sostenute nell’attualizzazione del credito dagli intermediari finanziari. Così nei prossimi giorni si prevedono il blocco di molti cantieri avviati e il conseguente licenziamento del personale.
La previsione di un’unica cessione per i crediti d’imposta derivanti da Superbonus 110%, bonus ristrutturazioni, sismabonus, ecobonus e bonus facciate, sta bloccando l’operatività delle imprese che si erano strutturate con il meccanismo di sconto in fattura, in appoggio ad un soggetto cessionario poiché gli istituti di credito non recepiscono più pratiche. A subire le conseguenze di queste nuove misure restrittive, oltre alle imprese “sane”, saranno i cittadini che si vedranno stoppati gli interventi già programmati ma non più sostenibili finanziariamente. Inoltre, con la contrazione del numero degli operatori che possono operare acquisizioni, saranno inevitabili incrementi degli oneri finanziari.