Napoli in tensione, tra l’infortunio di Insigne e il caso-Covid al Genoa. In serata, la società comunica: “De Laurentiis è guarito”
Per il capitano ufficializzata la lesione di primo grado del bicipite femorale sinistro, che lo terrà fermo per almeno tre-quattro settimane. Effettuati oggi i primi tamponi su tutta la rosa dopo la notizia shock degli avversari di due giorni fa colpiti dal Coronavirus. Intanto, il presidente azzurro non è più malato, dopo l'esito negativo del doppio test
Mentre tutto l’ambiente del Napoli è in tensione dopo la notizia-shock della positività di ben quattordici tesserati di quel Genoa contro il quale gli azzurri hanno giocato appena due giorni fa, arriva l’ufficializzazione della diagnosi relativa all’infortunio sofferto dal capitano Lorenzo Insigne proprio durante il match di Serie A contro i rossoblu vinto dagli azzurri col punteggio di 6-0. Il responso parla di lesione di primo grado del bicipite femorale sinistro, con Insigne che sarà costretto a restare lontano dai campi di gioco almeno per le prossime tre o quattro settimane. L’attaccante si era infortunato domenica, nel corso del primo tempo di Napoli-Genoa, e in mattinata s’è sottoposto agli esami strumentali, dai quali è emersa con certezza la lesione. A causa dell’infortunio, Insigne salterà sicuramente la partita di domenica sera in casa della Juventus, ma anche i tre impegni che attendono la nazionale italiana contro la Moldavia in amichevole e contro Polonia e Olanda in Nations League.
Il caos seguito alla notizia della positività dei tesserati del Genoa, però, rende assolutamente fluide e piene di incertezze le prossime ore e rischia di sconvolgere la Serie A e ingigantire i dubbi sull’efficacia dei protocolli che, in epoca di Coronavirus, dovrebbero assicurarne il corretto svolgimento. Alle 13, i calciatori del Napoli sono stati sottoposti al tampone di controllo per il Covid-19 e tra gli azzurri serpeggiano la tensione e la preoccupazione. I risultati dei test si conosceranno nelle prossime ventiquattr’ore e da lì arriveranno le prime indicazioni in vista del big match di domenica con la Juventus, mentre continuano a prendere sempre più corpo le voci di un possibile slittamento della prossima giornata di Serie A, o perlomeno delle partite Genoa-Torino e Juventus-Napoli.
Nel frattempo, l’allenamento pomeridiano s’è svolto regolarmente, con i giocatori impegnati presso il training center di Castel Volturno sul Campo 3, prima in una prima fase di riscaldamento a secco, poi in lavoro aerobico e seduta tecnica, quindi in esercizi di possesso palla, con chiusura affidata a una partitina a campo ridotto e terapie per Insigne ma anche per Manolas. Il secondo tampone settimanale per i partenopei arriverà, come di consueto, nella giornata di venerdì, con i risultati attesi per sabato. E, intervistato sull’argomento da Radio Marte, il responsabile scientifico degli screening del Napoli, Vincenzo Mirone, fa crescere ulteriormente i dubbi sull’immediato futuro degli azzurri in campionato: “L’attenzione è massima e con le risposte del secondo tampone attese sabato sarà difficile organizzare la trasferta in casa della Juventus. La preoccupazione è notevole. Durante la partita col Genoa, infatti, ci sono stati alcuni faccia a faccia, come tra Osimhen e Masiello. Dopo il primo tampone potremmo già avere qualche notizia, ma decisivo sarà quello di sabato“.
Intanto, in serata il Napoli comunica sul proprio sito ufficiale che il presidente della società azzurra, Aurelio De Laurentiis, è guarito dal Coronavirus, dopo essersi “sottoposto a due tamponi nell’ultima settimana che – si legge nella nota – hanno evidenziato la doppia negatività al Covid-19. Siamo dunque lieti di comunicare che il presidente torna pienamente operativo“. Il produttore cinematografico era risultato positivo al virus il 10 settembre, dopo che il giorno precedente aveva partecipato, già con qualche sintomo addosso, a una riunione della Lega Calcio a Milano. Nonostante le polemiche di cui fu oggetto in quei giorni, alla prova dei fatti il presidente azzurro non ha, però, contagiato nessuno durante l’incontro lavorativo milanese con gli altri dirigenti calcistici italiani. Oggi, almeno per lui, l’incubo-Coronavirus sembra finito.
Questo sito Web utilizza i cookie. Continuando a utilizzare questo sito Web, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Visita la nostra Privacy Policy. Accetto