Ieri mattina gli agenti del commissariato di polizia di Castellammare di Stabia, coadiuvati dal personale della squadra mobile di Padova, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura della Repubblica oplontina, nei confronti di C. M., quarantaseienne di origini marocchine residente in provincia di Padova e gravemente indiziato di atti persecutori, violenza privata ed estorsione ai danni dell’ex compagna.
Le indagini sono partite in seguito alla denuncia sporta il 22 febbraio scorso dalla donna, da diverso tempo vittima delle angherie e delle violenze del suo partner con cui aveva avuto una breve relazione. L’indagato tempestava di messaggi intimidatori e di telefonate minacciose la vittima, inducendola in più occasioni a mostrarsi seminuda in videochiamata e, una volta acquisito il materiale compromettente, minacciandola di diffondere video sul web allo scopo di farsi consegnare somme di denaro.

Le accuse per C. M., tuttavia, non finiscono qui: la vittima ha infatti riferito di essere stata più volte bersaglio delle brutalità e dei maltrattamenti dell’ex partner, che in più occasioni l’avrebbe aggredita con pugni e schiaffi. In un particolare frangente, l’uomo avrebbe addirittura tentato di strangolarla. Le indagini condotte nell’ultimo mese dagli inquirenti hanno consentito non solo di raccogliere le testimonianze della donna ma anche tutta una serie di indizi di colpevolezza importanti a carico dell’uomo, già gravato da diversi precedenti giudiziari e di polizia. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato posto ai domiciliari presso la sua abitazione nel Padovano ed è stato messo a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Adesso, forse, l’incubo della donna potrà finalmente dirsi concluso.
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