Una banda criminale specializzata nel furto di automobili e conseguente richiesta di danaro è stata al centro di una capillare indagine, denominata Hi tech thieves, condotta dalla Procura della Repubblica di Nola con l’ausilio dei carabinieri della stazione di San Vitaliano. L’attività investigativa ha condotto all’applicazione della custodia cautelare in carcere per due indagati e agli arresti domiciliari e al divieto di dimora nel comune di Nola per altri due complici. Le modalità attuative del disegno criminale del gruppo erano assai peculiari per via delle tempistiche da record durante le quali venivano realizzati i furti: tramite l’illecito utilizzo di centraline clonate, che garantivano la perfetta duplicazione dei sistemi elettronici di accensione degli automezzi grazie alla porta On board diagnostic, in soli sessanta secondi era possibile impossessarsi delle vetture dei malcapitati. Numerosi sono gli episodi accertati ai quali hanno fatto da sfondo sia strade pubbliche sia aree di parcheggio del centro commerciale Vulcano buono di Nola. I malviventi, tra novembre 2019 e marzo 2020, si sono resi responsabili, a vario titolo, di furti aggravati, ricettazione di veicoli e di estorsioni, realizzate con il metodo del cavallo di ritorno, attraverso cui veniva richiesto danaro alle vittime (dai 250 ai 2.500 euro) per la restituzione del mezzo sottratto. La complessa attività investigativa ha permesso di fotografare, grazie all’esecuzione di mirati servizi di osservazione e pedinamento, al monitoraggio delle utenze e all’acquisizione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza urbana, il modus operandi dei concorrenti.
L’area nolana non è estranea ad attività illecite realizzate in modalità più o meno artificiose. Solo qualche settimana fa un trentunenne di Nola era stato denunciato dal comando provinciale della guardia di finanza di Napoli poiché titolare di una stamperia abusiva sconosciuta al fisco destinata alla produzione e al confezionamento di capi d’abbigliamento contraffatti e di materiale pubblicitario. Il locale era stato adibito ad hoc per una stamperia abusiva e un sistema di falsificazione di prodotti, con materiali e attrezzature ad alto tasso tecnologico.
Segui già la pagina Facebook Il Crivello.it?