Il fenomeno della dispersione scolastica è sempre fortemente attenzionato dai carabinieri del comando provinciale di Napoli, che monitorano assiduamente la frequenza degli studenti, anche in periodo di didattica a distanza. I Carabinieri della Compagnia di Giugliano in Campania – in sinergia con la Procura per i minori di Napoli e con i dirigenti scolastici – hanno effettuato una serie di controlli mirati presso le scuole primarie e secondarie, ricadenti nel territorio di Giugliano e le città limitrofe.
Nel dettaglio, a Sant’Antimo 12 genitori per 6 ragazzi risponderanno del reato di “inosservanza dell’obbligo di istruzione dei figli minori”. I Carabinieri in collaborazione con il dirigente scolastico della scuola (le medie) hanno accertato che 6 ragazzi nonostante fossero iscritti non si erano presentati nel periodo tra settembre e dicembre scorso. Al termine delle verifiche, i militari hanno convocato i 12 genitori e a loro carico è scattato il deferimento alla competente Autorità giudiziaria in quanto ritenuti responsabili del reato di cui all’articolo 731 del codice penale (inosservanza degli obblighi di istruzione ai minori).
Tra questi c’è chi non sapeva affatto che il proprio figlio non andasse a scuola e chi ha ammesso la propria responsabilità riferendo di aver paura che il bambino potesse contrarre il covid-19. Due alunne invece, bocciate due volte non frequentavano le lezioni perché si vergognavano di andare a scuola con ragazzini più piccoli di loro, i genitori hanno ammesso ai Carabinieri di sapere nulla di tutto questo. Inoltre, i nuclei familiari sono stati segnalati agli assistenti sociali del comune per intraprendere un percorso rieducativo