Il Consiglio dei ministri ha approvato la legge delega di 22 articoli scritta dal vice ministro all’Economia Maurizio Leo e avviato così un percorso che entro 24 mesi dovrà portare all’approvazione dei decreti attuativi di modifica del sistema di tassazione. Il premier Giorgia Meloni l’ha definita una “vera e propria svolta per l’Italia. Una rivoluzione attesa da 50 anni“. L’obiettivo del governo, da qui a due anni, è quello di far pagare meno tasse alle famiglie e alle imprese.
La novità più significativa è il passaggio da 4 a 3 aliquote Irpef, gli obiettivi politici dichiarati sono la riduzione del carico fiscale sui redditi dipendenti e l’introduzione della possibilità di aderire al regime di flat tax per tutti. C’è anche una norma per favorire le imprese. Potranno beneficiare del taglio dell’Ires, l’imposta sui redditi delle società. L’aliquota, oggi al 24%, potrebbe essere ridotta al 15%, ma a condizione che le imprese impieghino una parte o tutto il reddito in investimenti e nuove assunzioni entro i due periodi d’imposta successivi a quello nel quale è stato prodotto il reddito. Il provvedimento dispone anche una graduale eliminazione dell’Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive.
L’intento del governo è favorire la competitività delle imprese e attrarre più investitori. Messa a punto dalla Ragioneria generale dello Stato, la clausola “salva-conti” prevede che dall’attuazione della delega non dovrà derivare un aumento della pressione tributaria. Inoltre ogni schema di decreto legislativo dovrà essere accompagnato da una relazione tecnica che illustrerà gli effetti sui conti pubblici.
“Con il nuovo fisco delineiamo una nuova idea di Italia, vicino alle esigenze dei contribuenti e attrattivo per le aziende. La riforma contiene una visione complessiva e programmatica che premia la lealtà e la responsabilità del contribuente, gettando le basi per un nuovo rapporto di fiducia con il fisco. Grazie alla Riforma del sistema fiscale abbassiamo le tasse, aumentiamo la crescita e l’equità, favoriamo occupazione e investimenti“. afferma il premier Giorgia Meloni.
Le tre aliquote Irpef “le avvieremo dal prossimo anno“, specifica il viceministro all’Economia. Da gennaio 2024 invece entrerà in vigore un modulo di riforma: “Troveremo le risorse e le coperture necessarie. Abbiamo indicato le priorità e a quelle faremo fede“.
Inoltre, con l’istituzione del concordato preventivo biennale e il rafforzamento dell’adempimento collaborativo cambiano anche le regole della lotta all’evasione fiscale che nelle intenzioni del Mef diventa preventiva e non più repressiva. Nelle bozze circolate nei giorni scorsi si parlava anche di possibile razionalizzazione del numero delle aliquote Iva per renderla più omogenea ai criteri Ue. La delega, tra le numerose voci, prevede anche un nuovo sistema fiscale per Comuni, Province e Città Metropolitane attraverso un riordino dei tributi locali e la semplificazione degli adempimenti.