Roberto Speranza, ministro della Salute, dichiara in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri, “l’approvazione del nuovo decreto legge che punta forte, per questa fase epidemica, sullo strumento del green pass. Una scelta fatta per evitare chiusure e tutelare la libertà; l’impegno è rivolto anche alla scuola con l’obiettivo di renderle assolutamente sicure già da settembre ed in presenza, imponendo il green pass per tutto il personale scolastico. Stesso discorso dicasi per l’Università”.
Il premier Mario Draghi, dal canto suo, mostra fiducia ed orgoglio per i risultati ottenuti in termini di curva del contagio ma anche per quanto concerne le esigenze dell’economia. E ricorda i decreti a favore dei lavoratori e delle imprese, alle categorie più colpite dalla crisi (partite Iva e operatori del turismo).
SCUOLA. La bozza del decreto sull’obbligo del green pass per la scuola e l’università prevede che il mancato rispetto delle disposizioni è da considerarsi assenza ingiustificata ed il rapporto di lavoro sospeso a decorrere dal quinto giorno di assenza. In questo caso non sarebbero più dovuti la retribuzione, né altro emolumento o compenso. Nell’articolo 1 del DL si sottolinea appunto la solennità del ritorno in presenza per “assicurare il ritorno a scuola come comunità”. Al punto 2 sono indicate un po’ quelle che sono state le regole che ci ha dato il Cts: obbligo della mascherina tranne che per i bambini al di sotto dei 6 anni o per lo svolgimento di attività sportive e la raccomandazione, ove possibile, a mantenere la distanza di un metro. Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, è chiaro: “Investiamo quasi 2 miliardi per la riapertura”.

Nell’anno 2021-22, Regioni e Comuni potranno chiudere o fare lezioni in DAD solo come “deroga” per “specifiche aree del territorio o singoli istituti”, “esclusivamente in zona rossa o arancione” o per casi di focolaio o rischio elevato. Il protocollo d’intesa predisposto dal Commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo d’intesa con il ministro Speranza ed i presidenti di FarmacieUnite, Federfarma ed Assofarm prevede un accordo sul prezzo dei tamponi stabilito di 8 euro per la fascia 12-18 anni e 15 euro per gli altri. Al momento la norma è vigente fino alla fine di settembre.
TRASPORTI. Il certificato verde non sarà obbligatorio per bus e metropolitane del trasporto pubblico e per i treni regionali. L’obbligo scatta per navi e traghetti interregionali (ad eccezione dello Stretto di Messina, su treni Intercity, Intercity notte e Alta Velocità).

ALBERGHI. I clienti degli alberghi che vogliono accedere all’area bar o al ristorante al chiuso non avranno l’obbligo del green pass. Confermato quindi quello già previsto dal decreto precedente.
I VACCINI. Per quanto concerne i vaccini, Speranza si è soffermato molto sulla questione Sputnik; gli abitanti di San Marino che hanno fatto questo tipo di vaccino sono esentati dal certificato fino al 15 ottobre, poi si deciderà. “Ma questo non vuol dire riconoscere il vaccino Sputnik”. Per quanto riguarda le persone che hanno partecipato alla sperimentazione del vaccino Reithera, queste saranno esenti dal green pass, mentre per chi ha fatto soltanto una dose ci sarà l’indicazione per fare il richiamo con un vaccino riconosciuto dall’Ema. La quarantena per chi abbia completato il ciclo vaccinale, in caso di contatto con un positivo al Covid-19, durerà 7 giorni anziché 10; essa terminerà al settimo giorno dopo tampone negativo. Infine il ministro Speranza parla del terzo richiamo: “Siamo pronti, abbiamo dose a sufficienza per fare la terza dose ed attendiamo le disposizioni delle autorità scientifiche per il tempo giusto di somministrazione, iniziando naturalmente dalla categoria dei più fragili”.