Oggi, 19 maggio, si celebra la Giornata Mondiale delle IBD: la lotta contro le malattie infiammatorie intestinali
L’obiettivo degli eventi organizzati in oltre 50 paesi su 5 continenti è sensibilizzare su queste malattie, sollecitando al contempo l’azione dei governi e dei professionisti della salute
Giornata Mondiale delle IBD ovvero le malattie infiammatorie intestinali tra cui la malattia di Crohn e la colite ulcerosa. Incubo per 7 pazienti su 10.
La malattia di Crohn (MC) può influenzare qualsiasi parte del tratto gastrointestinale, dalla bocca all’ano, ma solitamente colpisce l’ultima parte dell’intestino tenue, l’ileo, e parte del colon, con formazione di ulcere profonde. La colite ulcerosa (CU) è una malattia che colpisce esclusivamente il colon, l’infiammazione inizia dal retto e può estendersi nel tempo. Questa condizione porta allo sviluppo di ulcere superficiali. Entrambe le malattie possono presentare infiammazioni in altre parti del corpo, come articolazioni, pelle, occhi, ecc. Inoltre, entrambe sono caratterizzate da periodi di sintomi attivi alternati a periodi di remissione. Nel tempo il processo infiammatorio intestinale può anche aumentare il rischio di cancro al colon e cancro al retto.
In Italia, non ci sono dati ufficiali sulla prevalenza di queste malattie, ma si stima che colpiscano oltre 200.000 persone a livello globale. La malattia di Crohn è più comune nei paesi occidentali e rara nei paesi in via di sviluppo. Di solito, si manifesta tra i 20 e i 30 anni e raramente dopo i 65 anni. L’incidenza varia da paese a paese. Negli ultimi anni ci sono stati sempre più casi di entrambe le malattie.
Come si può fare diagnosi? Per fare una diagnosi di IBD, il medico deve in primis escludere altre possibili cause di infiammazione. Vengono poi prescritti esami del sangue, analisi delle feci ed Endoscopia con biopsia tissutale.
I sintomi delle malattie infiammatorie dell’intestino possono variare in base alla gravità della malattia e alla parte dell’intestino interessata. È possibile citarne alcuni:
Dolore addominale
Diarrea persistente
Sangue nelle feci (più comune nella colite ulcerosa)
Perdita di peso
Affaticamento
Febbre
Perdita di appetito
A volte può comparire anche il vomito
Quali sono le cause dello sviluppo di IBD?
Le cause delle malattie infiammatorie dell’intestino non sono ancora completamente comprese, si indaga su una risposta anomala del sistema immunitario in individui geneticamente predisposti, stimolata da fattori ambientali, tra cui la dieta, che influenzano la flora batterica intestinale (microbiota).
Esiste una dieta ad hoc per chi soffre di IBD?
Non ci sono prove concrete che suggeriscano che un particolare alimento possa essere direttamente coinvolto nello sviluppo delle malattie infiammatorie dell’intestino, né esiste un approccio dietetico specifico che possa ridurre il rischio di sviluppo di queste. Tuttavia, in particolare nei periodi di riacutizzazione, si consiglia di evitare prodotti lattiero-caseari e alimenti ad alto contenuto di fibre. Tenere un diario alimentare può essere utile per identificare eventuali problematiche legate ad un alimento piuttosto che un altro, poiché la sensibilità varia da individuo a individuo.
Le malattie infiammatorie dell’intestino sono spesso associate anche a malnutrizione e malassorbimento. È, quindi, fondamentale prevenire e correggere eventuali carenze nutrizionali seguendo una dieta ricca di vitamine e oligoelementi, ad alto contenuto calorico. Tale dieta deve essere accompagnata da un adeguato apporto di liquidi per compensarne la perdita dovuta alla diarrea.
Questo sito Web utilizza i cookie. Continuando a utilizzare questo sito Web, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Visita la nostra Privacy Policy. Accetto