Archiviato per il momento il discorso europeo, è di nuovo tempo di Serie A. Il Napoli è atteso alle 18 (con diretta televisiva su Sky Sport) dall’ostica trasferta sul campo del Bologna di Siniša Mihajlović. Si tratta di una sfida importante per i partenopei, che devono reagire dopo il brutto passo falso della settimana scorsa contro il Sassuolo e dopo la pessima prestazione di giovedì in Croazia, sul campo del Rijeka, capace di far infuriare Gennaro Gattuso nonostante il risultato positivo e i tre punti portati a casa.
Come arrivano i padroni di casa a questa partita? Sei punti e tredicesimo posto in classifica, con due vittorie contro Parma (4-1) e Cagliari (3-2): due vittorie tra le mura domestiche, che nonostante l’assenza di pubblico sono quelle entro le quali i rossoblu riescono a esprimersi al meglio. Il Bologna ha un grosso problema: subisce gol (in campionato) da 39 partite consecutive, vale a dire da due gironi completi più una giornata. Ininterrottamente. L’ultima partita senza gol al passivo (ribadiamo, in campionato) risale al 25 settembre 2019, 0-0 sul campo del Genoa.
Il Napoli deve, dunque, approfittare delle clamorose lacune difensive dei padroni di casa e proverà a farlo con il modulo super-offensivo scelto in questo avvio di stagione da Gattuso, il 4-2-3-1, anche se negli allenamenti di questi giorni il tecnico ha provato con insistenza anche il 4-3-3, che potrebbe ritornare in auge col rientro a tempo pieno di Zielinski. Intanto, a Bologna, ci saranno alcuni cambi rispetto alla formazione che ha giocato in Europa League e si rivedrà dal primo minuto Lorenzo Insigne, che in settimana ha giocato soltanto l’ultima mezz’ora di partita.
L’allenatore ex Milan non le ha mandate a dire nelle ultime ore, anzi. Col suo modo di fare diretto e schietto ha riunito la squadra negli spogliatoi di Castel Volturno e ha strigliato i suoi, rimproverandoli dal primo all’ultimo. Il tecnico è rimasto profondamente deluso dalla prestazione e dall’atteggiamento dei suoi ragazzi in Croazia. Gattuso nel confronto con la squadra ha sottolineato che gli errori ci stanno, si può sbagliare tecnicamente, ciò che è inaccettabile è sottovalutare l’avversario. Ha poi sottolineato questo aspetto ricordando ai suoi che se ripeteranno la stessa cosa anche sul campo del Bologna, il risultato in quel caso non gli sorriderà di sicuro.

I due tecnici hanno le idee abbastanza chiare, con pochi ballottaggi ancora da risolvere in vista del match. Il Bologna dovrebbe scendere in campo col 4-2-3-1 e con i seguenti uomini: Skorupski tra i pali; linea difensiva a quattro composta da De Silvestri, Tomiyasu, Danilo e Denswil; a centrocampo Dominguez e Schouten; con Orsolini, Soriano e Barrow ad agire alle spalle del centravanti Palacio. I dubbi di Mihajlović riguardano soprattutto la fascia sinistra, dove il giovane Hickey scalpita per prendersi una maglia da titolare: in quel caso, sarebbe Denswil ad accomodarsi in panchina. Da parte sua, Gattuso dovrebbe rispondere riproponendo il 4-2-3-1 e schierando: Ospina al rientro in porta; da destra a sinistra in difesa Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly e Hysaj; la coppia di centrocampo formata da Fabian Ruiz e Bakayoko; il trio di trequartisti Lozano, Mertens, Insigne dietro al centravanti nigeriano Osimhen. I ballottaggi per i partenopei sono sostanzialmente tre: in porta, tra Ospina e Meret; sulla fascia sinistra della difesa, più Hysaj di Mario Rui; e, in attacco, Politano potrebbe contendere il posto a Lozano.
La settima giornata di campionato sarà l’ultima prima della sosta per le nazionali e il Napoli vuole i tre punti per arrivare alla pausa nelle primissime posizioni. Gattuso, inoltre, ci tiene molto a vincere ma anche a convincere. Al tecnico non basta più, infatti, creare decine di potenziali palle gol a partita. Vuole una squadra più concreta, più pragmatica e decisamente più cattiva. Vuole vedere il famoso “veleno” del quale parla spesso, vuole che la squadra rispecchi quello che è lo spirito indomabile del suo condottiero.
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