Oggi, lunedì 15 maggio, è la Giornata Internazionale della famiglia 2023. A seguito della risoluzione 44/82 del 9 dicembre 1989, in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato l’Anno Internazionale della Famiglia, nel 1993 è stata istituita la Giornata Internazionale della Famiglia, con risoluzione A/RES/47/237, che si celebra ogni 15 maggio per diffondere una maggiore consapevolezza a livello globale in merito ai processi sociali, economici e demografici che coinvolgono le famiglie nel mondo e per sottolineare la profonda difficoltà che sta attraversando tale istituzione nella società attuale.

I dati recentemente forniti dall’ISTAT, evidenziano una situazione che allarma da diversi punti di vista: una popolazione che invecchia e che purtroppo è destinata a collassare. Alla terza edizione degli Stati generali della Natalità, emerge una situazione catastrofica: dal 2008 le nascite sono diminuite di 176.410 unità (-30,6%); il primo bimestre del 2023, confrontato con il primo bimestre del 2022, mette in evidenza un -0,4% della popolazione; nell’a.s. 2023/2024 si registreranno 130 mila studenti in meno.

Un calo demografico dettato, in primis, “dal caro vita e dall’incertezza per il futuro”. Una società, quella odierna, privata di giovani lavoratori, depauperata dall’energia delle giovani generazioni e gravata dal sostenere i costi delle persone più anziane. “Le famiglie sono luoghi di accoglienza, e guai se venissero a mancare! Guai. Una società diventerebbe fredda e invivibile senza famiglie accoglienti. Sono un po’ il calore della società, queste famiglie accoglienti e generose.” Ed è con un ammonimento di Papa Francesco che si spera di ripartire, con la speranza di individuare ed esplorare gli aspetti prioritari per sostenere e consolidare il ruolo di protezione della famiglia.
