Un’area attrezzata per lo svago dei più piccoli che, mentre si dispongono le riaperture di parchi e spazi verdi in tutto il Paese, rimane preclusa alla cittadinanza. Questa la situazione denunciata dal collettivo politico culturale Città visibile di Orta di Atella, che ha protocollato una richiesta alla commissione straordinaria per sollecitare un’azione decisa in merito e, soprattutto, per capire quali siano le intenzioni delle istituzioni competenti su una questione che è legata in maniera diretta alle recenti vicende politiche e amministrative del Comune atellano. “È giusto ricordare – ha scritto il collettivo in un comunicato – che anche l’affidamento della gestione del parco giochi è un punto che fa parte della relazione del prefetto di Caserta che ha accompagnato il decreto di scioglimento per condizionamento camorristico dell’amministrazione Villano e non è fuori luogo – continua la nota – sottolineare che già a gennaio 2019 ci fu una nostra interrogazione consiliare in merito rispetto alla quale l’allora sindaco Andrea Villano si assunse l’impegno di riaprire entro la primavera 2019”.
Città visibile ha ricordato come l’affidamento fatto dall’amministrazione Villano sia stato dichiarato illegittimo dalla commissione d’accesso e dalla Prefettura di Caserta, che hanno rilevato come risultassero completamente stravolti la tipologia del bando di gara e l’oggetto dell’affidamento originario, il quale “viene a qualificarsi come affidamento misto di gestione di un bene pubblico, con connessa manutenzione straordinaria a scomputo del canone a base di gara, palesando così la volontà di favorire la ditta riconducibile a una persona ritenuta di fiducia del clan dei Casalesi”. Una circostanza su cui, si legge nel comunicato stampa, si pronuncerà la magistratura, ma che secondo gli attivisti non può privare un’intera cittadinanza di uno dei pochi spazi pubblici che esistono ad Orta di Atella, anche se questo dovesse comportare la revoca dell’affidamento e la pubblicazione di un nuovo bando.
Sulle vicenda si è espresso anche l’ex sindaco Andrea Villano, che ha così replicato alle dichiarazioni del collettivo: “Il collettivo Città visibile – ha dichiarato l’ex primo cittadino – è puntuale nell’evidenziare le varie problematiche all’ordine del giorno della nostra comunità però, oltre a fare attività e opere di denuncia, non va mai nel merito per analizzare le varie fattispecie, limitandosi alla superficie delle cose. Nel merito della questione – ha affermato Villano – sbagliano quando dicono che saremmo stati noi ad affidare il parco giochi alla società di gestione: tale mandato fu opera della commissione prefettizia che governava la città prima che si insediasse la mia giunta. È vero – ha precisato – che presi l’impegno di riaprire il parco per la primavera 2019, ma ad impedirmi di mantenere tale promessa è stato un contenzioso legale fra la società affidataria e il Comune di Orta. La ditta contestava la non idoneità dei luoghi e la necessità di dar corso a lavori di ripristino e messa in sicurezza. Poiché c’è distinzione fra autorità politica e autorità di gestione, demmo mandato all’ufficio Suap di predisporre le attività amministrative atte a garantire la più veloce riapertura del parco. Le proposte avanzate dal nostro ufficio – ha concluso l’ex sindaco – non furono tuttavia accettate dalla società, fatto che diede vita al contenzioso ad oggi ancora in corso”.
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