La situazione debitoria del Comune di Orta di Atella, nel Casertano, è talmente grave da non permettere all’ente locale di garantire neppure i servizi essenziali ai cittadini. La denuncia arriva dal senatore del Movimento 5 Stelle, Fabio Di Micco, il quale, attraverso il suo profilo Facebook, parla della vicenda dei trasporti delle persone con disabilità, a totale carico dei residenti. “Sarebbe ingiusto – scrive il parlamentare – prendersela con la terna commissariale, la quale non fa altro che applicare rigorosamente le regole (come qualsiasi buon amministratore dovrebbe fare) e tutelare le finanze di un ente già in dissesto per colpe non certamente da imputare a loro”.
Di Micco continua: “Il servizio di trasporto dei disabili rientra tra i cosiddetti servizi a domanda individuale; sono cioè quei servizi che il Comune non è obbligato a fornire, ma che può decidere di organizzare, su richiesta dei cittadini o di proprio impulso, per andare incontro a necessità che ha riscontrato nella popolazione. In ogni caso la legge prevede che il costo dei servizi a domanda individuale non può mai essere a totale carico dell’ente locale, ma deve prevedere una compartecipazione ai costi da parte degli utenti, con percentuali minime definite dalla legge. Questo però può accadere solo se l’ente ha le necessarie risorse da stanziare, altrimenti il servizio deve necessariamente essere a totale carico degli utenti”.

È quello che accade a Orta di Atella, che non può permettersi compartecipazioni. “Non è una scelta: è la legge – spiega il senatore pentastellato –. La stessa cosa accadeva, ad esempio, per il servizio mensa, per il quale il Comune copriva il 50% dei costi e l’altro 50% era a carico degli studenti. Quando però il Comune non ha soldi, anche questa tipologia di agevolazione va a farsi benedire e nessuno può farci niente. Ripeterò all’infinito questo concetto: o capiamo tutti che sul Comune non si va a giocare e a fare piaceri agli amici o da questa situazione non ne usciremo mai più e non potremo prendercela con altri che con noi stessi”.
Il parlamentare cerca di fare chiarezza e si rivolge direttamente ai residenti. “La mia intenzione – dice – non è di essere duro, ma di essere franco e provare a rendervi partecipi sulle norme che regolano il funzionamento di un Comune. Per troppo tempo siete stati falsamente cullati da promesse insulse, fasulle, deleterie.È ora, io credo, che ognuno di noi prenda coscienza della realtà e operi le proprie future scelte in scienza e coscienza”.
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