È accusato di tentata estorsione il parcheggiatore napoletano di 23 anni denunciato ieri pomeriggio dagli agenti dell’ufficio prevenzione generale e del commissariato di Ponticelli. A seguito di una segnalazione giunta presso la sala operativa, i poliziotti si sono recati in via Argine, nel quartiere periferico del capoluogo campano, dove sono stati avvicinati da un uomo che, stando a quanto riferito, avrebbe subito un tentativo di estorsione da parte di un parcheggiatore abusivo, mentre cercava di sostare con la propria automobile nei pressi della clinica Villa Betania. Grazie alla puntuale descrizione fornita dalla vittima, gli agenti sono stati in grado di individuare e fermare un ragazzo con precedenti di polizia, che è risultato essere già stato sottoposto, per il medesimo reato, alla misura del divieto di dimora sul territorio del Comune di Napoli.
Ha appena diciassette anni, invece, il ragazzino che nella mattinata di ieri è stato identificato e denunciato in piazza Garibaldi, a Napoli, dagli uomini del commissariato Vicaria-Mercato. Nel corso di un ordinario servizio di controllo del territorio nei pressi della stazione ferroviaria partenopea, gli agenti sono stati insospettiti dal comportamento del giovane che, alla vista della volante, si era allontanato frettolosamente dalla zona. Raggiunto e perquisito dai poliziotti, il minore è risultato essere in possesso di un coltello a serramanico lungo circa venti centimetri, scoperta che ha fatto scattare la denuncia per porto abusivo di armi alla competente autorità giudiziaria.
Sempre nel corso della mattinata di martedì 11 febbraio, il personale della squadra investigativa del commissariato di Portici-Ercolano ha reso esecutiva un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare nei confronti di C.G., quarantaseienne residente nel Comune di Portici. La misura, disposta dal tribunale di Napoli nel mese di dicembre per maltrattamenti in famiglia e minacce, è scaturita a seguito delle reiterate infrazioni delle disposizioni da parte del reo, che si sarebbe allontanato dal proprio domicilio e avrebbe violato il divieto di avvicinamento alle parti offese disposto dalla magistratura.
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