È stata un’operazione congiunta per il contrasto al fenomeno dei parcheggiatori abusivi quella eseguita, nei pressi dello stadio San Paolo di Napoli, da Guardia di finanza, carabinieri, polizia di Stato e polizia municipale nel corso del match di campionato fra Napoli e Juventus del 26 gennaio. A finire nel mirino delle forze dell’ordine ben trentatré persone, tutte pizzicate nell’atto di estorcere denaro agli automobilisti che, giunti a Fuorigrotta per assistere alla sentitissima partita di calcio, erano alla ricerca di uno spazio per parcheggiare. Per tre dei multati è scattato un ordine di allontanamento, mentre per altre quattro persone, già sanzionate in passato per il medesimo reato, è arrivata la denuncia alle autorità competenti. I proventi dell’attività illecita, ammontanti a circa duecentodieci euro, sono stati prontamente posti sotto sequestro dai militari.
A commentare l’accaduto, è arrivata una dichiarazione del consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli: “È stata un’operazione di successo che ha ripristinato la legalità lì dove, di consuetudine, prevalgono abusivismo e criminalità. Da tempo denunciamo abusi da parte dei criminali della sosta. Durante le partite del Napoli – afferma il consigliere – ogni singolo abusivo incassa tra i 2mila e i 3mila euro. Circa il 50% di questi incassi finisce nelle mani dei clan che si dividono le aree di azione con i loro uomini. Quello di domenica non deve essere, però, un episodio sporadico ed isolato ma deve divenire la normalità affinché il fenomeno dei parcheggiatori abusivi possa essere eliminato del tutto. Fuorigrotta, quando ci sono le partite del Napoli, non può diventare terra di nessuno e dei senza legge, bisogna riportare l’ordine e la legalità. Abbiamo a che fare con persone che non sono dei poveri padri di famiglia in cerca di pane da portare a tavola – ha concluso Borrelli – ma con estorsori che incassano cifre esorbitanti da questo business illegale e criminale e per questo vanno fermati”.
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