Nonostante la salute caduca, che lo ha portato negli ultimi tempi al ricovero all’Ospedale Gemelli di Roma, Papa Bergoglio ha presieduto tutti i Riti della Settimana Santa, fatta eccezione in via prudenziale a causa del freddo, della Via Crucis al Colosseo. Oggi, in Piazza San Pietro, per la benedizione Urbi et Orbi erano presenti circa 100mila fedeli provenienti da ogni parte del mondo.
Papa Francesco, stamattina durante le celebrazioni della Santa Pasqua, ha rivolto ancora una volta l’ennesimo appello per la pace in Ucraina, “La comunità internazionale si adoperi per porre fine alla guerra”, un pensiero va anche al popolo russo ed infine Papa Bergoglio fa un richiamo ai potenti del mondo: “Lungo il cammino ci sono ancora tante pietre di inciampo, che rendono arduo e affannoso il nostro affrettarci verso il Risorto. A Lui rivolgiamo la nostra supplica: aiutaci a correre incontro a Te! Aiutaci ad aprire i nostri cuori! Aiuta l’amato popolo ucraino nel cammino verso la pace, ed effondi la luce pasquale sul popolo russo. Conforta i feriti e quanti hanno perso i propri cari a causa della guerra e fa che i prigionieri possano tornare sani e salvi alle loro famiglie . Apri i cuori dell’intera Comunità internazionale perché si adoperi a porre fine a questa guerra e a tutti i conflitti che insanguinano il mondo, a partire dalla Siria, che attende ancora la pace.”

Ed ancora, un grido di Papa Francesco“ a superare i conflitti e le divisioni e ad aprire i nostri cuori a chi ha più bisogno. Affrettiamoci a percorrere sentieri di pace e di fraternità. Gioiamo per i segni concreti di speranza che ci giungono da tanti Paesi, a partire da quelli che offrono assistenza e accoglienza a quanti fuggono dalla guerra e dalla povertà. A Pasqua la sorte del mondo è cambiata e quest’oggi, che coincide pure con la data più probabile della risurrezione di Cristo, possiamo rallegrarci di celebrare, per pura grazia, il giorno più importante e bello della storia :Cristo è risorto, è veramente risorto, come si proclama nelle Chiese di Oriente. Quel veramente ci dice che la speranza non è un’illusione, è verità! E che il cammino dell’umanità da Pasqua in poi, contrassegnato dalla speranza, procede più spedito“.
Ed infine un invito seguito da un ammonimento “crescere in un cammino di fiducia reciproca: fiducia tra le persone, tra i popoli e le Nazioni. Lasciamoci sorprendere dal lieto annuncio della Pasqua, dalla luce che illumina le tenebre e le oscurità in cui troppe volte il mondo si trova avvolto. Oggi le nostre speranze non si infrangano più contro il muro della morte. Sia per ciascuno di voi, cari fratelli e sorelle, in particolare per gli ammalati e per i poveri, per gli anziani e per chi sta attraversando momenti di prova e di fatica, un passaggio dalla tribolazione alla consolazione. Non siamo soli: Gesù, il Vivente, è con noi per sempre. Gioiscano la Chiesa e il mondo, perché oggi le nostre speranze non si infrangono più contro il muro della morte, ma il Signore ci ha aperto un ponte verso la vita”.
