Buone notizie per le pensioni degli italiani: tra bonus da 200 euro e 14esima l’assegno in arrivo il 1° luglio sarà più consistente. Un cedolino molto diverso dagli altri che, secondo i piani del governo, dovrebbe aiutare i pensionati ad affrontare questo periodo di forte incertezza economica come quello che stiamo vivendo.
Per quanto riguarda il bonus 200 euro, va ricordato che si tratta di una misura di sostegno una tantum che verrà erogata a tutti i pensionati, lavoratori dipendenti e autonomi con reddito massimo di 35mila euro. Tale contributo, stando alle specifiche fornite dal governo, è previsto anche per i prepensionati e per chi a giugno avrà percepito, con gli stessi vincoli, l’indennità di disoccupazione, ovvero la Naspi e la Dis-Coll.
C’è poi, come detto, la quattordicesima: ne beneficiano soltanto coloro che hanno un reddito personale annuo inferiore a 13.569,88 euro. Il valore della stessa quattordicesima varia a seconda degli anni di contribuzione maturati (con parametri diversi per lavoratori dipendenti e autonomi), da 437 a 655 euro per i pensionati con almeno 64 anni d’età e un reddito individuale inferiore a 1,5 volte l’importo della pensione minima (525,38 euro) che su base annua equivale a 10.244,91 euro lordi. Nel caso di persone sopra la soglia anagrafica dei 64 anni e con un reddito individuale compreso tra una volta e mezzo e due volte il – trattamento minimo -, quindi sotto i 13.659,88 euro lordi l’anno, il ‘valore’ della 14esima oscilla, anche in rapporto agli anni di versamenti contributivi, tra i 336 e i 504 euro.
Il pagamento viene effettuato d’ufficio per i pensionati di tutte le gestioni sulla base dei redditi degli anni precedenti. Ciò significa che non occorre fare domanda ma la quattordicesima viene corrisposta direttamente dall’Inps sulla pensione. Per coloro che perfezionano i prescritti requisiti entro il 31 luglio dell’anno di riferimento, la prestazione viene liquidata sulla rata pensionistica di luglio. Invece, per coloro che perfezionano il requisito anagrafico richiesto dal 1° agosto in poi, la corresponsione è effettuata con una successiva elaborazione sulla rata di dicembre dell’anno di riferimento.