Il documento provvisorio redatto dal ministero dell’Istruzione e indirizzato agli enti locali per l’attuazione del piano scuola è quasi pronto e la settimana prossima verrà sottoposto al vaglio delle Regioni, le quali avranno il compito di organizzare le diverse tappe in vista della riapertura delle scuole a settembre. Così come concordato tra il Comitato tecnico-scientifico e il ministero dell’Istruzione l’obiettivo per il prossimo anno scolastico è quello di garantire le lezioni in presenza e superare la condizione emergenziale verificatasi quest’anno. Gli istituti scolastici dovranno altresì permettere da un lato la possibilità di svolgere le lezioni in piena sicurezza, tutelando la salute degli studenti, e dall’altro avranno l’onere di contenere ogni rischio di contagio. A tal proposito sarà fondamentale che fin dal primo giorno del suono della campanella tutti gli insegnanti e il personale scolastico siano coperti dal vaccino.
Tra i vari punti presenti nel documento non è presente per adesso alcuna indicazione sull’obbligo vaccinale sebbene resterà fondamentale portare sempre le mascherine in classe, rispettando il distanziamento sociale e garantendo sia una buona ventilazione dei locali che l’igiene e la pulizia all’interno delle aule scolastiche. Compito della scuola sarà inoltre promuovere l’importanza del vaccino al fine di combattere in maniera efficace l’epidemia. Entro settembre si conta infatti di vaccinare almeno il 60% della popolazione studentesca tra 12 e i 19 anni. Per quel che riguarda invece i trasporti pubblici sarà previsto un limite di capienza dell’80%, pertanto sarà probabile l’adozione di orari di ingresso a scaglioni per gli studenti onde evitare pericolose calche e assembramenti nei mezzi di trasporto e davanti agli ingressi degli istituti.

Qualora a scuola dovessero essere segnalati dei casi positivi restano in vigore le attuali prassi di gestione dell’emergenza epidemiologica in cui saranno le Asl locali a comunicare agli istituti le procedure da adottare. Fondamentale dovrà poi essere il rispetto dell’igiene e della pulizia sia personale che all’interno delle aule e degli ambienti scolastici. All’interno del documento trova spazio anche il principio di autonomia delle istituzioni scolastiche le quali dovranno in ogni caso tenere conto delle esigenze che si presenteranno di volta in volta a seconda del contesto pandemico. Il documento provvisorio (scaricabile qui) ha già trovato l’approvazione da parte del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi dopo un serrato confronto con il Cts; manca dunque solo il via libera delle Regioni che arriverà a breve.
Durante il question time al Senato il ministro della Salute Roberto Speranza ha ribadito che la scuola resta uno dei temi principali del Governo, a cui va data l’assoluta priorità da parte delle azioni dell’Esecutivo. “Vogliamo lavorare affinché i nostri ragazzi possano tornare a scuola in presenza e in sicurezza, mettendoci alle spalle la lunga stagione della didattica a distanza. Utilizzeremo tutti gli strumenti a nostra disposizione per realizzare questo obiettivo“, ha dichiarato il responsabile del dicastero. Dello stesso avviso è il sottosegretario all’Istruzione Rosario Sasso che sulle pagine di Adnkronos spiega: “Non è ammissibile tornare alle incertezze e al disorientamento dello scorso anno. Ritornare alle lezioni in presenza è una vera e propria sfida da vincere. Sia i dati dell’Invalsi che dell’Istat – aggiunge – certificano che la didattica a distanza ha prodotto enormi disagi per gli studenti, sia sotto il profilo relazionale che dell’apprendimento. Tornare alla normalità – conclude – vuol dire tornare a scuola”.
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