L’inizio del nuovo anno sarà inaugurato da una pioggia di stelle cadenti, uno spettacolo che entusiasma grandi e piccoli: Tra la notte del 3 e 4 gennaio vedremo uno degli sciami maggiori, quello delle Quadrantidi, che dalle latitudini dell’Italia sarà visibile soprattutto dalla mezzanotte all’alba. Il picco è atteso nelle ore che precedono il crepuscolo mattutino, quando la Luna sarà un pò più bassa sull’orizzonte rendendo più agevole l’osservazione, come spiega l’Unione Astrofili Italiani (Uai).
Oltre alle Quadrantidi, a gennaio saranno attivi anche alcuni sciami di meteore minori: le delta Cancridi, il cui picco è previsto il 17 gennaio, le alfa Idridi, che raggiungeranno il loro massimo due giorni dopo.
Verso la fine del mese, invece, a dare spettacolo saranno Venere e Saturno con due eventi da non perdere: la sera del 22 gennaio, poco dopo il tramonto del Sole, un luminosissimo Venere raggiungerà Saturno nella costellazione del Capricorno, mentre il giorno dopo alla coppia di pianeti si aggiungerà anche il falcetto di Luna crescente.
L’inizio del nuovo anno vedrà anche una doppia congiunzione tra Luna e Marte, che si incontreranno due volte nello stesso mese, il 3 ed il 30 gennaio, all’interno di una notevole concentrazione di stelle della costellazione del Toro, tra cui Aldebaran, le Iadi e le Pleiadi. Il 4 gennaio, alle ore 17,00, la Terra si troverà al perielio, cioè alla minima distanza dal Sole, pari a oltre 147mila chilometri. Le giornate, che sono tornate ad allungarsi a partire dal solstizio d’inverno del 21 dicembre, guadagneranno altri 48 minuti di luce dall’inizio del mese. La protagonista incontrastata del cielo invernale rimane la costellazione di Orione, accompagnata in cielo dai suoi due cani, le costellazioni del Cane Maggiore, dove troviamo Sirio, la stella più brillante del cielo, e del Cane Minore, dove brilla Procione.
A segnare la primavera saranno invece due eclissi: il 20 aprile naso all’insù per l’eclissi di Sole, visibile da Indonesia e Australia, mentre il 5 maggio si verificherà un’eclissi lunare di penombra, visibile da Asia, Australia e dalle regioni più orientali di Europa e Africa. L’estate si aprirà con ben due Superlune: la Luna piena sarà alla minima distanza dalla Terra il 3 luglio e il 1° agosto. Tra il 10 e il 13 agosto ci sarà poi il tradizionale spettacolo delle lacrime di San Lorenzo, le Perseidi. “Il picco avverrà in condizioni migliori rispetto a quelle dell’anno passato, con solo una sottile falce di Luna che comparirà a est all’alba senza dare troppo fastidio”, sottolinea l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope.
Tra il 10 e il 13 agosto ci sarà poi il tradizionale spettacolo di San Lorenzo con le Perseidi. “Il picco avverrà in condizioni migliori rispetto a quelle dell’anno passato, con solo una sottile falce di Luna che comparirà a est all’alba senza dare troppo fastidio“, sottolinea l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope. Da segnare in agenda anche l’appuntamento del 30-31 agosto con la Luna blu (la seconda luna piena del mese nonché la terza Superluna dell’anno) e quello del 29 settembre con l’ultima Superluna del 2023.
L’autunno porterà un’eclissi anulare di Sole visibile dalle Americhe (il 14 ottobre) e un’eclissi parziale di Luna (il 28 ottobre) visibile da Europa, Asia, Africa e Australia occidentale. A novembre Giove e Urano saranno ben osservabili all’opposizione, mentre a chiudere l’anno sarà il secondo sciame meteorico più importante dell’anno, quello delle Geminidi.”Avremo condizioni di osservabilità ancora migliori di quelle delle Perseidi – precisa Masi – perché nella notte del picco tra il 13 e il 14 dicembre la Luna sarà praticamente assente. Nel complesso il 2023 sarà un anno molto interessante per gli appassionati di stelle cadenti“.
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