Un corso di laurea unico in Italia nato dalla cooperazione tra l’Università della Campania Luigi Vanvitelli e l’Università di Perugia. È il corso di laurea magistrale in Planet life design, un percorso formativo creato dalle eccellenze dei due Atenei e proiettato al futuro. Partirà dall’anno accademico 2020/2021 in maniera sperimentale, nel quadro dell’offerta formativa non solo nazionale, ma anche europea. Le attività formative si svolgeranno ad Assisi, nei suggestivi ambienti di palazzo Bernabei, sede distaccata dell’Università di Perugia. 500 le ore di corso previste, 20 workshop intensivi e 80 studenti ammessi. Questi i numeri più significativi di un corso fortemente legato al presente, ai continui mutamenti che interessano il pianeta e alle conseguenti condizioni di emergenza. Sono quattro i laboratori tematici e interdisciplinari dedicati ad altrettanti ambiti di importanza fondamentale e di grande attualità: clima ed energia, territorio e patrimonio, città e paesaggio, salute e sicurezza. Una scelta, quindi, fortemente innovativa che cambia gli scenari di espansione e il ruolo del design, non solo tradizionalmente incentrato sulla progettazione di prodotti e servizi, ma sempre più orientato verso l’interazione degli uomini con il proprio habitat. Il Planet life designer, assicurano dai due Atenei, è un profilo professionale innovativo che ha, fra le sue caratteristiche, un’ampia apertura multidisciplinare ed elevate competenze tecniche e artistiche. Per tali ragioni, secondo quanto riportato dalla nota di presentazione del corso, lo studente che conseguirà la laurea, non solo avrà l’opportunità “di definire approcci e strategie intelligenti” grazie alla quali “assicurare il benessere della vita sul pianeta e del pianeta”, ma potrà contare anche su “numerose e variegate prospettive occupazionali”.
La presentazione del corso è avvenuta in una conferenza stampa telematica, cui hanno partecipato Maurizio Oliviero, magnifico rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Giuseppe Paolisso, magnifico rettore dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli, Stefania Proietti, sindaco della città di Assisi, Giovanni Gigliotti, direttore del Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale dell’Università degli Studi di Perugia, Luigi Maffei, direttore del Dipartimento di Architettura e disegno industriale dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli, Patrizia Ranzo, presidente del corso di laurea magistrale in Design per l’innovazione dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli e Paolo Belardi, presidente del corso di laurea in Design e referente del nuovo corso di laurea in Planet life design dell’Università degli Studi di Perugia. L’avvio del corso per il prossimo anno accademico e la sinergia fra i due Atenei sono state sancite anche da un accattivante video.
“La nascita di questo nuovo corso di laurea – è stato il commento Giuseppe Paolisso – sta a testimoniare che la volontà di due Atenei può condurre alla nascita di esperienze didattiche virtuose, le quali possono avere grande impatto culturale oggi e grande visibilità internazionale in un immediato futuro. Le nuove professionalità nel campo del design avranno una particolare attenzione alla cultura dell’ecologia, ma anche un supporto dalla green economy“.
“Il nostro Dipartimento – ha proseguito Luigi Maffei – ha un’esperienza ventennale nel design, con all’attivo due corsi di laurea, un corso di laurea specialistico e dottorati di ricerca, con il supporto di laboratori all’avanguardia, tra i quali Officina Vanvitelli a San Leucio. Da anni i nostri allievi manifestano una forte sensibilità verso i temi del sociale e del rispetto degli altri, verso la salvaguardia delle risorse, verso l’ambiente, verso il vivere insieme in armonia. Abbiamo compreso che era questo il momento di riservare ancora più entusiasmo a questa sensibilità, attraverso la costruzione di in un percorso formativo nuovo e unico, che mette al centro non solo l’uomo e il suo benessere, ma innanzitutto il rispetto del pianeta. Abbiamo cercato per questo partner accademici e abbiamo trovato le giuste competenze, la giusta sinergia e il giusto entusiasmo – ha concluso Maffei – nei colleghi dell’Università di Perugia”.
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