L’Italia dice stop all’utilizzo della plastica monouso. Divieto di utilizzo di oggetti in plastica usa e getta (non compostabile e biodegradabile) così come disposto dal decreto legislativo 196, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 30 novembre scorso e in vigore da ieri, venerdì 14 gennaio 2022. L’Italia, come gli altri Paesi Europei, dà così attuazione alla direttiva antiplastica Sup, ovvero Single use plastic, il cui obiettivo è quello di mettere un freno all’inquinamento dovuto alla plastica: soprattutto in fiumi, laghi, mari e oceani.
Da oggi dunque sono banditi dai supermercati e rivenditori diversi oggetti in plastico monouso, dai piatti ai bicchieri. È importante sottolineare che le categorie coinvolte riguardano solo la plastica usa e getta, quindi quella non biodegradabile né compostabile. Chiunque non rispetterà la legge sarà sanzionato con una multa che va da 2.500 a 25mila euro. Il nuovo decreto, però, dà la possibilità ad esercizi commerciali, produttori ed esercenti di esaurire le scorte di magazzino. Sarà necessario comprovarne l’effettiva immissione sul mercato in data antecedente al 14 gennaio 2022. Da qui ad un anno, il ministero della Transizione ecologica dovrà indicare con un decreto i criteri ambientali minimi per i servizi di ristorazione, con e senza l’installazione di macchine distributrici di alimenti, bevande e acqua, nonché i criteri ambientali minimi per l’organizzazione di eventi e produzioni cinematografiche e televisive
Critica Legambiente secondo cui la legge consentirebbe la sostituzione con altri materiali e dunque il riutilizzo: “In queste ultime settimane stanno comparendo prodotti in plastica molto simili a quelli monouso ma ‘riutilizzabili’ per un numero limitato di volte, come indicato nelle confezioni – si legge in una nota – un modo, a nostro avviso, per aggirare il bando e che porta a un incremento dell’utilizzo di plastica piuttosto che a una sua diminuzione“.