E’ un programma sperimentale che durerà nove mesi, la cui finalità è la cura delle aree verdi che sorgono all’interno del Parco Archeologico di Pompei, uno tra i siti più ammirati e conosciuti d’Italia. “A volte l’innovazione più grande è il ritorno alle nostre radici. Così Pompei, attraverso il recupero della più antica ed efficiente tecnologia di tradizione, la Natura, affronta in maniera sostenibile la gestione e manutenzione degli spazi verdi del sito” ha dichiarato il direttore del Parco Archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel.
Il “progetto green” vede impegnate 150 pecore che si “prenderanno cura” degli spazi verdi, ricoperti da una folta ed incolta vegetazione che ha bisogno di manutenzione, nella porzione del sito archeologico non ancora scavata. I mansueti ovini, manterranno sotto controllo la crescita della vegetazione e concimeranno naturalmente i terreni, senza consumo di energia elettrica e senza alcun esborso da parte del Ministero della Cultura, il tutto, nel pieno rispetto dell’ambiente e della natura.