È stato presentato oggi, mercoledì 8 novembre, il nuovo calendario storico 2024 dei carabinieri. L’opera – che ormai ha una tiratura di 1 milione e 200mila copie ed è tradotto in otto lingue – è stata realizzata dallo studio di design Pininfarina con il contributo dell’editorialista Massimo Gramellini per la creazione dei testi.

L’iniziativa editoriale è stata promossa su tutto il territorio nazionale dopo la presentazione ufficiale, avvenuta presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma, curata dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi.
Il Calendario di quest’anno è dedicato al tema “I Carabinieri e le Comunità” e in particolare sul ruolo del Carabiniere come punto di riferimento per la collettività. Una presenza costante accanto alla cittadinanza – sottolinea l’Arma nella nota di presentazione del Calendario – da momenti storici per il nostro Paese – come il referendum tra Monarchia e Repubblica nel 1946 – a quelli della vita quotidiana – come la recente alluvione in Romagna.
“La vicinanza, la capacità di contatto e di ascolto, le tante attenzioni, piccole e grandi, ai bisogni delle persone, dalle città metropolitane fino ai borghi più remoti di provincia, con le quali i carabinieri corrispondono alle istanze di rassicurazione sociale proprie di ogni comunità, sono il fil rouge che caratterizza da sempre l’operato dell’Arma e che accompagna attraverso i 12 racconti del calendario 2024“, si legge in una nota dell’Arma.
Le storie, descritte dalla penna di Gramellini, narrano alcune delle gesta più eroiche – come il sacrificio consapevole compiuto a Fiesole – ed altre appartenenti alla vita di tutti i giorni, come il sostegno alle persone più fragili nella quotidianità o durante eventi straordinari come la pandemia da Covid19. Le 12 vicende sono unite dalla capacità di ascolto e di vicinanza dei carabinieri, “filo conduttore” che attraversa l’intera narrazione del calendario: una banda rossa creata dalla matita di Pininfarina che parte dalla Fiamma – emblema dell’Arma – e avvolge l’intera opera attraverso uno dei segni distintivi più significativi e storici dell’uniforme dell’Arma, che caratterizza i pantaloni del Carabiniere.
Storie che il comandante generale Teo Luzi ha definito “così edificanti che sembrano inventate, e sono invece episodi reali che rimarcano come i carabinieri sono sempre presenti, attori protagonisti dei soccorsi dopo una calamità, della speranza dopo lo sconforto, dell’ordine dopo il caos, della giustizia dopo un torto. Il senso del dovere, da duecentodieci anni guida ideale di ogni intervento, è lo spirito che anima il nostro servizio”.
“Un viaggio nello spazio e nel tempo” sottolinea a Caserta, dove il calendario è stato presentato alla stampa nella caserma dei carabinieri di via Laviano, dal colonnello Manuel Scarso, comandante provinciale dei carabinieri.