Si fa più aspra la repressione contro il giro della prostituzione nel Comune di Salerno e, in particolare, nell’area dell’estrema periferia orientale del capoluogo, zona da sempre interessata in maniera massiccia dal fenomeno alle cui spalle si celano, purtroppo, innumerevoli storie drammatiche di donne sfruttate e costrette a guadagnarsi da vivere vendendo il loro corpo lungo i marciapiedi delle nostre città.
Proprio nell’ottica di porre un freno al dilagare di questa realtà il sindaco Vincenzo Napoli, lo scorso 10 gennaio, aveva varato un’ordinanza comunale anti prostituzione, con l’obiettivo di individuare e sanzionare sia le prostitute sia i loro clienti. I risultati del provvedimento del primo cittadino non si sono fatti attendere: a partire dal 13 gennaio, data di entrata in vigore della misura, gli agenti della polizia municipale hanno comminato sanzioni ed effettuato controlli su almeno tre lucciole al giorno, arrivando a venti identificazioni dopo appena una settimana di attività.
Non va meglio ai tanti acquirenti che, di notte, affollano le strade nei pressi dello stadio Arechi: le pattuglie hanno stanato e multato, nei primi sette giorni dall’entrata in vigore dell’ordinanza, nove uomini colti nell’atto di contrattare prestazioni sessuali con il favore dell’oscurità e della scarsa frequentazione che caratterizza la zona. Tale risultato è stato reso possibile dall’attività di pattugliamento della polizia locale che, con appostamenti in luoghi strategici e l’uso di agenti in borghese, è riuscita ad eludere la sorveglianza di prostitute e avventori notturni.
L’intera operazione, oltre che a contribuire al contrasto di un fenomeno, la prostituzione in strada, di per sé negativo per la città e le donne coinvolte, sembra promettere anche di rimpinguare le casse comunali: più della metà delle contravvenzioni staccate per i clienti, che la nuova misura fissa a cinquecento euro, risultano essere state pagate nel giro di poche ore, segno che i multati temessero l’arrivo presso la propria abitazione della sanzione.