Il Tribunale di Napoli ha una nuova guida e per la prima volta nella storia del Palazzo di giustizia la scelta è ricaduta su una donna. L’incarico di presidente è stato assunto da Elisabetta Garzo, la cui nomina è stata votata all’unanimità nella sessione plenaria del Consiglio superiore della magistratura. Lo spessore professionale e le capacità direttive hanno giocato un ruolo chiave nella designazione del nuovo vertice, che ora è rappresentato da una felice novità al femminile.
Colleghi ed esponenti del Tribunale hanno mostrato grande ammirazione e soddisfazione per il nuovo incarico, come il togato di Area Mario Suriano, che ha tenuto a sottolineare le qualità della professionista e della persona, o come il relatore della delibera, l’esponente di Forza Italia Michele Cerabona, che ha ricordato le precedenti funzioni assunte da Elisabetta Garzo e ha elogiato il magistrato napoletano per le capacità organizzative e gestionali mostrate.
Precedenti funzioni di rilievo. Elisabetta Garzo è stata infatti presidente di sezione al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere e al Tribunale di Vallo della Lucania, mentre dal 2014 è stata presidente del Tribunale di Napoli Nord, ospitato nel Castello Aragonese di Aversa. Le sue notevoli doti si sono viste soprattutto in tribunali che presentavano carenze e problemi, sia di stampo logistico sia a livello di personale, che sono poi stati portati verso più efficienti condizioni. Il Tribunale di Napoli, quindi, sembra essere in ottime mani.
Evento, quello di Napoli, che fa eco a un altro incarico di prestigio ricoperto sempre per la prima volta da una donna, la nomina, cioè, di Anna Maria Loreto ai vertici della Grande Procura di Torino. In una società meritocratica si viene valutati per le qualità morali e professionali e le possibilità di carriera sono direttamente proporzionali alle capacità e non per questione di genere.
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