Ennesimo episodio di reato contro l’ambiente. Questa volta i carabinieri della stazione di Qualiano, in provincia di Napoli, sono intervenuti su un incendio di grosse dimensioni che ha interessato un terreno in zona Pozzonovo. I militari dell’Arma hanno denunciato i nove proprietari delle particelle catastali dei rispettivi appezzamenti di terreno, lo stesso dove è stato rinvenuto un cospicuo numero di cumuli di rifiuti di vario genere, da quelli solidi urbani fino agli scarti di lavorazioni artigianali. I nove indagati, le cui posizioni saranno vagliate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, sono chiamati a rispondere di abbandono illecito di rifiuti.
Sempre per quanto concerne i reti ambientali, a inizio luglio, nel comune di Teano, in provincia di Caserta, è stata riscontrata una gestione illecita di rifiuti in un fondo agricolo, il tutto aggravato anche dalla vicinanza del fondo stesso a una zona vincolata paesaggisticamente, nei pressi del corso d’acqua pubblico denominato Rio Torrepone. L’operazione è stata condotta e portata a termine dai militari appartenenti alla stazione dei carabinieri forestali di Roccamonfina, in provincia di Caserta che, in collaborazione con l’ufficio tecnico del Comune di Teatro, hanno effettuato gli adeguati accertamenti presso il fondo agricolo in questione. Oltre alla gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, sono state rinvenute anche opere edili abusive, costituite da una struttura realizzata con tubolari di ferro e pannellature laterali su tre lati e copertura in lamiera zincata e due aree pavimentate con un massetto in calcestruzzo cementizio. Proprio sulle zone pavimentate, i militari hanno riscontrato la presenza di cumuli di rifiuti formati da materiali edilizi sparsi in maniera irregolare e in stato di semiabbandono. Il volume dei rifiuti è stato quantificato in circa 2 metri cubi, con la presenza di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. Parte di questi materiali, inoltre, sono risultati anche bruciati. Il fondo rustico è risultato anche ricadere nella fascia di tutela paesaggistica ambientale stabilita in 150 metri dalle sponde del corso d’acqua limitrofo Rio Torrepone.
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