Nemmeno più i morti possono riposare tranquilli. Una pratica ben documentata e molto diffusa su tutto il territorio nazionale, che ha un comprensibile aumento di risonanza mediatica quando ad essere colpiti sono luoghi sensibili, non risparmiati dalle razzie di persone alla ricerca di piccoli ricavi economici, le cui azioni non si fermano di fronte a nulla, nemmeno dinanzi allamorte
È quello che è accaduto lo scorso 8 aprile quando, approfittando delle tenebre, è stato varcato il cancello del camposanto qualianese e sono state portate via le porte in alluminio di ben 13 cappelle votive.
Grazie all’analisi delle immagini di videosorveglianza, i militari hanno potuto assistere all’intera sequenza del furto che mostrano chiaramente un individuo alla guida di un furgone Piaggio Porter che una volta raggiunto il cimitero, da solo ha smontato gli infissi di 13 cappelle, li ha caricati sul mezzo ed è andato via dileguandosi indisturbatamente.
Riconosciuto e denunciato dai Carabinieri della locale Stazione è un 30enne di Giugliano già noto alle forze dell’ordine, per l’uomo è scattata una denuncia per furto aggravato. Magra soddisfazione per un gesto per cui non ci sono parole che tengano ed un grazie alle forze dell’ordine per aver fermato colui che non ha avuto la decenza e la coscienza di fermarsi dinanzi ad un luogo sacro