Sono le telecamere di videosorveglianza a fornire materiale prezioso per le indagini sull’assalto agli uffici postale di Caserta e Villa Literno.
I due rapinatori in manette sono F.F., 45enne originario del napoletano, già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma quotidiano alla polizia giudiziaria, con precedenti per reati contro il patrimonio, e A.T., 22enne originario del casertano, incensurato. Entrambi sono “gravemente indiziati di due tentate rapine e una rapina consumata a mano armata perpetrate ai danni di uffici postali del casertano“.
Ad eseguire gli arresti la Polizia di Stato della Questura di Caserta, Squadra Mobile e i Carabinieri della Compagnia di Caserta. Le forze dell’ordine hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
Nello specifico, nel mese di gennaio 2023, gli investigatori iniziavano un’attività di indagine finalizzata ad accertare i responsabili della rapina realizzata il 25 gennaio nell’ufficio Postale sito a Caserta in via Ferrarecce. Alcuni soggetti travisati si erano introdotti all’interno dell’ufficio e, sotto la minaccia di una pistola, si erano fatti consegnare dalla direttrice, parte dell’incasso. L’indagine consentiva di individuare i responsabili di questo assalto armato.
Il prosieguo dell’attività investigativa poi portava ad accertare la responsabilità dei rapinatori in altre due tentate rapine a mano armata agli uffici postali verificatesi rispettivamente il 23 gennaio a Caserta in via Fabricat e il 7 febbraio a Villa Literno. In queste circostanze i due malviventi, armati e travisati, si erano introdotti all’interno degli uffici postali non riuscendo, tuttavia, a portare a termine il “colpo”.
La Procura della Repubblica, in virtù delle risultanze delle investigazioni svolte, ha emesso quindi un decreto di fermo di indiziato dei delitti di rapina e tentata rapina a mano armata a carico dei due rapinatori che, nella mattinata odierna sono stati raggiunti presso le loro abitazioni e, dopo gli atti di rito condotti presso le case circondariali di Napoli e Santa Maria Capua Vetere.