Dopo la stretta del governo, con controlli e denunce oltre a nuove regole presenti nella Manovra 2022, ecco arrivare anche una sentenza della Cassazione che stabilisce la legittimità del sequestro del conto corrente per quanti usufruiranno della misura senza averne diritto.
E’ quanto stabilito dai Giudici che si sono occupati del caso di una donna che aveva presentato ricorso contro il sequestro del suo conto corrente, poichè aveva percepito il Reddito di cittadinanza pur avendo un reddito da lavoro dipendente.
Dal canto suo, la Cassazione non solo ha respinto il ricorso della donna ma ha anche ribadito che dovevano essere confiscate tutte le somme a credito erogate dall’Inps ed incassate indebitamente da quest’ultima. Inoltre – si legge ancora -, è stato escluso che la donna non fosse al corrente dell’obbligo di dichiarare la variazione del suo reddito .In pratica, se prima la signora beneficiava del sussidio legittimamente perché in possesso dei requisiti, nel momento in cui ha iniziato a percepire un reddito da lavoratore dipendente era tenuta a comunicarlo all’Inps.
“Qualora il profitto derivante dal reato sia costituito da denaro – spiega la Cassazione, come riporta il sito di informazione legale -, la confisca viene eseguita, in ragione della natura del bene, mediante l’ablazione del denaro comunque rinvenuto nel patrimonio del soggetto fino alla concorrenza del valore del profitto medesimo e deve essere qualificato come confisca diretta e non per equivalente“. Riassumendo,ciò che è stato preso illecitamente viene sequestrato direttamente dal conto in banca.