Le associazioni dei consumatori, Codacons e Assoutenti, stanno denunciando un aumento generalizzato dei prezzi per l’acquisto dei prodotti alimentari più diffusi durante la stagione calda. Dalla frutta fresca alla verdura, dalla pasta all’acqua minerale, i prezzi stanno registrando aumenti a doppia cifra. Questo fenomeno è attribuito soprattutto a fattori esterni, come il ritiro della Russia dall’accordo sulle esportazioni di grano e gli effetti del cambiamento climatico che stanno danneggiando le produzioni agricole.
Le alte temperature estive stanno portando a modifiche nella composizione della tavola, con una maggiore preferenza per cibi freschi rispetto a prodotti grassi come insaccati e alcuni tipi di carni. Tuttavia, questa modifica nella dieta alimentare sta avendo un impatto sulle tasche dei consumatori a causa degli aumenti generalizzati dei prezzi su tutto il territorio.
In particolare, si prevede un aumento del prezzo dei prodotti derivati dal grano, come pane e pasta, a causa del ritiro della Russia dall’accordo sulle esportazioni e degli effetti negativi del cambiamento climatico, come grandinate e siccità.
Secondo le stime del Codacons, i prezzi di alcuni cibi estivi sono aumentati notevolmente rispetto al 2022. Ad esempio, il riso costa il 32% in più, i pomodori hanno avuto un aumento del 12,8%, e altri vegetali a base di bulbi e radici, come finocchi, carote e asparagi, hanno subito rialzi medi del 23,6%. Anche il prezzo dell’olio d’oliva è aumentato in media del 26,7%, insieme al prezzo delle patate. Anche i cavoli sono più cari del 22%.
Anche la frutta fresca è stata interessata dagli aumenti, con un incremento medio dell’8,3% rispetto al 2022. Le arance e il gruppo delle bacche, come uva, mirtilli e more, sono tra i prodotti fruttiferi più costosi quest’anno. Un gelato artigianale costa il 18,9% in più rispetto all’anno precedente. Anche le bevande, come birra, bevande gassate, succhi di frutta, aperitivi alcolici e acqua minerale, hanno subito aumenti dal 10 al 19%, sia al bar che al supermercato.
Il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi, avverte del rischio di uno “tsunami” sulle tasche delle famiglie a causa della guerra tra Russia e Ucraina, che sta colpendo le esportazioni e le produzioni di grano, e del cambiamento climatico con eventi sempre più estremi. Questi fattori potrebbero portare a un aumento del 10% dei prezzi al dettaglio dei prodotti derivati dal grano, determinando una spesa aggiuntiva di 132 euro all’anno per una famiglia di 4 persone solo per i costi diretti.
