Finalmente, dopo un anno e mezzo di didattica a distanza a causa della pandemia, la campanella torna a suonare per le scuole della Campania: oggi sono tornati in classe oltre 800mila studenti delle scuole di ogni ordine e grado della nostra regione. Per fortuna non si sono registrate particolari criticità negli istituti campani e i dirigenti scolastici si sono fatti trovare pronti nell’inaugurare senza intoppi e nel migliore dei modi l’inizio del nuovo anno scolastico. Gran parte delle scuole si sono infatti organizzate per garantire l’ingresso in aula con turni scaglionati al fine di evitare pericolosi assembramenti, altre che con rotazioni settimanali per scongiurare i rischi legati a eventuali sovraffollamenti nelle aule. In tutte le scuole sono state recepite e adottate le misure anti-contagio trasmesse dal Comitato tecnico-scientifico come il rispetto del distanziamento sociale in classe e l’utilizzo della mascherina anche durante le lezioni al fine di ridurre al minimo ogni rischio di contagio nonché garantendo l’aerazione ottimale degli ambienti e degli spazi al chiuso.
A scuola si entra solo ed esclusivamente se si è muniti di green pass, fatta eccezione per gli studenti. Docenti e personale scolastico dovranno esibire il certificato verde ogni qualvolta varcheranno l’ingresso della scuola. In Campania circa il 97% del personale scolastico ha completato il ciclo di vaccinazione, percentuale importante volta a garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori del mondo della scuola. La stessa misura è stata adottata anche per i genitori i quali devono esibire obbligatoriamente il green pass per poter accompagnare o prelevare i propri figli all’interno delle mura scolastiche: se non hanno il certificato verde dovranno aspettare fuori. Onde evitare possibili problematiche i presidi hanno infatti disposto diversi controlli all’ingresso degli istituti, tuttavia sono ancora molti i genitori che a oggi non hanno ricevuto nemmeno la prima dose del vaccino. Si stima infatti che circa il 30-40% di loro non sia munito di green pass e questo potrebbe creare diversi problemi all’interno delle scuole, per questo motivo sarà fondamentale in questi mesi il ruolo della scuola nel sensibilizzare sull’importanza del vaccino.

Importanti misure anti-Covid sono state adottate anche per quel che riguarda i trasporti. Per evitare file, assembramenti e il sovraffollamento sui mezzi pubblici il Comune di Napoli ha provveduto al potenziamento del trasporto scolastico cittadino con 40 nuovi pullman e oltre 400 corse aggiuntive al giorno. Anche l’Eav, che gestisce i servizi ferroviari della Cumana e della Circumvesuviana, ha garantito nel solo capoluogo campano 18 corse in più per il trasporto su ferro a cui sono stati aggiunti altri 57 pullman per garantire la mobilità scolastica. Tali servizi aggiuntivi saranno garantiti per tutto l’arco della prima settimana dal rientro degli studenti in classe anche se le compagnie del trasporto pubblico stanno lavorando per garantire la continuità del servizio.
Questa mattina, al suono della campanella, l’emozione e l’entusiasmo erano palpabili tra gli studenti che finalmente hanno potuto mettere piede in aula. A Napoli sia al Liceo classico Umberto I che al Liceo scientifico Giuseppe Mercalli erano numerosi gli studenti che non vedevano l’ora di tornare tra i banchi di scuola per poter rivedere i propri amici e i propri insegnanti. Per molti di loro, tornare in aula e svolgere le lezioni in presenza è fondamentale non solo in termini di preparazione ma anche per quel che riguarda la socializzazione. Nel frattempo, lo stesso Liceo Umberto I, ha organizzato gli ingressi a scaglioni spalmandoli su tre turni differenti, misura analoga che è stata adottata anche per l’uscita da scuola. Tra gli studenti delle scuole superiori partenopee serpeggia dunque la speranza di non dover ritornare alla didattica a distanza mentre sono molti i ragazzi che si apprestano a completare il ciclo vaccinale.

Nel centro storico di Napoli Stefania Colicelli, dirigente dell’Istituto comprensivo Adelaide Ristori, ha organizzato diversi incontri preliminari con i genitori degli alunni con l’obiettivo di spiegare l’importanza della vaccinazione legata alla necessità di tornare in classe in piena sicurezza. La preside della scuola resta fiduciosa sulla comprensione del momento delicato che sta attraversando tutto il mondo scolastico e chiede la massima collaborazione da parte dei genitori. Eugenio Trapani invece, preside della Scuola media statale Pasquale Scura a Montecalvario, ha disposto una squadra di collaboratori all’ingresso dell’istituto per assicurarsi che tutti siano muniti di green pass e per sbarrare i cancelli ai “furbetti”. La scuola ha inoltre organizzato i doppi turni pomeridiani fino a dicembre, per tutta la durata dell’emergenza sanitaria. Turnazioni adottate anche all’Istituto tecnico industriale Augusto Righi di Fuorigrotta.
Qualche preoccupazione per quel che riguarda eventuali comportamenti scorretti assunti da parte dei genitori senza green pass è stata espressa da Anna Maria Leo, preside del Sessantatreesimo circolo didattico Andrea Doria di Fuorigrotta. Alla Scuola elementare De Amicis a Chiaia il primo giorno di scuola si è svolto all’insegna dell’accoglienza sia dei ragazzi che dei genitori i quali hanno potuto accompagnare i propri figli fin dentro il cortile dell’istituto così da permettere l’accesso anche a coloro che erano privi di green pass. Primo giorno di scuola anche all’Istituto comprensivo Vittorino da Feltre nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, a due passi dal difficile Rione Villa. Qui la preside Valeria Pirone ha evidenziato, durante il primo giorno di lezioni, quanto sia importante il ruolo sociale della scuola in un contesto difficile come quello della periferia orientale di Napoli, dove il compito delle istituzioni scolastiche è anche quello di costituire un presidio di legalità sul territorio.
Dal capoluogo partenopeo ci spostiamo infine ad Avellino dove il sindaco Gianluca Festa, per evitare il caos fuori alle scuole e migliorare la viabilità cittadina, ha imposto lo stop al commercio nei pressi dei plessi scolastici dalle ore 6:00 alle 10:00 del mattino. Una misura che sta facendo molto discutere in città e che sta creando non pochi disagi e malumori soprattutto tra i commercianti i quali ritengono di essere stati penalizzati, gli stessi hanno perciò chiesto al primo cittadino avellinese la revoca del provvedimento.
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