Vincenzo Scutellaro, il tabaccaio 58enne che il 2 settembre del 2021 aveva sottratto a un’anziana signora il «Gratta e Vinci» da 500mila euro che la donna gli aveva chiesto di controllare, dovrà scontare cinque anni di carcere e pagare una multa di 3.200 euro.
La sentenza, emessa dalla giudice Emilia Di Palma, è giunta al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato. La PM Enrica Parascandolo aveva chiesto sei anni di carcere e una multa di 5mila euro. Come il Riesame prima di lei, il sostituto procuratore, durante la sua requisitoria, ha definito “tragicomica” la vicenda che ha visto protagonista Scutellaro e che ha fatto praticamente il giro del mondo.
Per il PM il comportamento “post delictum” di Scutellaro è stato caratterizzato da consapevolezza, spregiudicatezza e da mancanza di una qualunque forma di pentimento. Secondo il magistrato, l’imputato ha portato avanti “un diabolico disegno criminoso volto ad assicurarsi il profitto del delitto”.
All’imputato gli inquirenti contestano un tentativo di estorsione, per la richiesta di ritirare la denuncia fatta al nipote della vittima, e il furto aggravato del biglietto vincente. L’avvocato di Scutellaro ha subito annunciato il ricorso in appello. Oggi, al termine della sua arringa, ha chiesto per il suo assistito l’assoluzione per il reato di tentata estorsione e l’esclusione dell’aggravante per il furto: per entrambi i capi di imputazione è stato poi chiesto il riconoscimento del vizio parziale di incapacità di intendere e volere.