Il governo cambia strategia sulle bollette. La scelta sarebbe quella di virare su uno sconto selettivo, che alleggerisca di più le spese di luce e gas per le famiglie in difficoltà e progressivamente vada a calare per i redditi più alti. Senza ricorrere a scostamenti di bilancio, ma utilizzando le risorse che arrivano dall’extragettito dell’Iva.
Il segno del provvedimento ‘rivisitato’ dovrebbe essere un meccanismo che va a incidere su chi ne ha più bisogno, sui redditi più bassi. È più complicato e meno immediato, perché sarà necessario considerare i diversi livelli di reddito, ma sicuramente è più equo.
Nell’ultima settimana, dal 20 al 26 giugno, il prezzo medio di acquisto dell’energia elettrica nella Borsa del Gme è stato pari a 327,54 euro/MWh, in netto rialzo rispetto a 262 euro della settimana precedente. Sono numeri che autorizzano a pensare che la corsa delle bollette sia tutt’altro che finita.
Il governo ha intenzione di dare un segnale forte. Tecnicamente, non è detto che ci sia un nuovo decreto, essendoci la possibilità di intervenire sul decreto approvato la scorsa settimana e non ancora pubblicato in Gazzetta ufficiale. Prevede lo stanziamento di oltre 2 miliardi per azzerare gli oneri di sistema sulle bollette elettriche. Per le bollette del gas, sono previsti 481 milioni per tagliare l’Iva, 470 per azzerare gli oneri di sistema e 240 per gli scaglioni fino a 5.000 metri cubi all’anno.