I saldi estivi del 2022 sono ormai alle porte. Il 2 di luglio gli sconti partiranno in quasi tutte le regioni, e dureranno circa sei settimane, è quanto riporta Confcommercio: “La data unica, soprattutto in un momento così delicato per il ritorno ad una nuova normalità, evita una inutile competizione tra regioni” ha spiegato il presidente di Federazione Moda Italia – Confcommercio Giulio Felloni.
Se le date di inizio saranno tutte concentrate nel primo weekend di luglio, la data di fine saldi sarà invece abbastanza diversificata. La Sicilia è la prima a partire, con un giorno di anticipo rispetto al resto della penisola. Nella regione siciliana i saldi andranno dal 1° luglio al 15 settembre.
il calendario delle date regione per regione:
- Sicilia: 1° luglio – 15 settembre
- Lazio: 2 luglio – 13 agosto
- Liguria: 2 luglio – 16 agosto
- Calabria, Campania, Lombardia, Sardegna, Valle D’Aosta: 2 luglio – 30 agosto
- Abruzzo, Emilia-Romagna, Marche, Molise, Toscana, Umbria, Veneto: 2 luglio – 31 agosto
- Basilicata: 2 luglio – 2 settembre
- Puglia: 2 luglio – 15 settembre
- Piemonte: 2 luglio – 27 settembre
- Friuli Venezia Giulia: 2 luglio – 30 settembre
- Trento e provincia: i commercianti determinano liberamente i periodi di 60 giorni di saldi
- Alto Adige: i periodi variano, sono 15 luglio – 12 agosto o 19 agosto – 16 settembre
Info utili: i diritti di chi compra.
Per gli esercenti è obbligatorio esporre chiaramente il prezzo originale e quello scontato della merce, con la relativa percentuale di sconto applicata. Non è invece obbligatorio il cambio dopo l’acquisto: questo è generalmente lasciato alla discrezionalità del commerciante, a meno che il prodotto non abbia gravi difetti. In quel caso scatta l’obbligo della sostituzione o della restituzione del prezzo. Il consumatore è però tenuto a denunciare il vizio entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
Per quanto riguarda il pagamento con carta, è incoraggiato e deve essere accettato dal negoziante: dal 30 giugno, infatti, scatta la ‘doppia multa’ per i commercianti che lo rifiutano. Dal 1° maggio nei negozi non c’è più l’obbligo di indossare la mascherina, ma rimane fortemente raccomandato, soprattutto nei luoghi affollati.
