L’allarme contro la sedentarietà arriva dalla FOCE (Federazione degli oncologi, cardiologi ed ematologi) che assieme alla FIP (Federazione Italiana Pallacanestro) ha lanciato un’importante collaborazione rivolta a promuovere l’attività fisica nel nostro Paese. Sono circa 20 milioni, pari al 32,5%, gli italiani che non amano praticare alcuna disciplina sportiva: vale a dire un cittadino su tre (la percentuale è ancora più alta nelle donne). D’altro canto non va affatto meglio tra giovanissimi e adolescenti: nella fascia 3-17 anni, risulta sedentario il 27% di essi.
Numeri preoccupanti che impongono la necessità di promuovere maggiormente lo sport e di conseguenza la salute dell’intera società. È questo l’obiettivo che si pongono le due federazioni coinvolte, con l’avvio di una collaborazione strutturata, presentata a Livorno in occasione della partita di basket Italia-Ucraina, valida per le Qualificazioni al Mondiale 2023.

“Cancro, malattie ematologiche e cardio-vascolari interessano in totale oltre un sesto della popolazione – afferma Francesco Cognetti, presidente di Foce – i nuovi casi di tumori solidi l’anno sono oltre 390mila mentre quelli del sangue circa 35mila. Le malattie cardiache rappresentano inoltre la prima causa di morte nel nostro Paese. Sono patologie potenzialmente prevenibili attraverso stili di vita sani. Tra questi, lo sport svolge un ruolo fondamentale: centinaia di studi scientifici, nazionali e internazionali, ne hanno evidenziato gli indubbi vantaggi. Per garantire protezione contro gravi malattie deve però essere praticato in modo continuativo e iniziato sin da giovani. È quello che vogliamo insegnare ai cittadini che sembrano sottovalutare questi benefici“.
Come risvegliare gli italiani, sordi da entrambe le orecchie? La risposta è duplice. Da un lato, ribadendo a più voci i benefici dello sport grazie alla sottoscrizione del protocollo d’intesa, firmato da FOCE e CONI, utile all’avvio di alcuni progetti per la sensibilizzazione e l’informazione riguardanti la prevenzione da cancro e altre patologie. Dall’altro, arrivando al nocciolo della questione dietro la spinta propulsiva impressa dall’accordo raggiunto con la prestigiosa FIP.

“Lieti di collaborare accanto ai medici specialisti rappresentati da FOCE, per una grande iniziativa che vuole potenziare un binomio vincente qual è, appunto, sport e salute. La nostra Federazione – spiega il presidente FIP, Giovanni Petrucci – conta oltre 300mila tesserati e coinvolge, in modo diretto e indiretto, milioni di famiglie. I dati ufficiali diffusi dall’ISTAT dimostrano quanto la pandemia e il Covid-19 abbiano avuto effetti disastrosi anche in termini di pratica sportiva continuativa. Tra il 2020 e il 2021, appare in calo del 15% negli under 17. Proprio da qui parte allora il nostro contributo per rilanciare a tutto tondo l’attività fisica”.
Già dalle prossime settimane partiranno campagne e progetti Foce-Fip rivolti soprattutto ai giovani nelle scuole (ma non solo) anche con il forte coinvolgimento delle Istituzioni, in primo luogo dei ministeri della Salute e dello Sport. Il presidente di FOCE annuncia soddisfatto la condivisione di una comune strategia operativa con il ministro Schillaci e il ministro Abodi.
“Dobbiamo camminare uniti: clinici, Federazioni sportive e realtà istituzionali. Incentivare lo sport tra i giovani – conclude Gianmarco Pozzecco, commissario tecnico della Nazionale di Pallacanestro – rappresenta un investimento per l’intera società. Significa promuovere valori a ricaduta positiva sul singolo individuo e la collettività. Valori come la tutela della salute, lo spirito di sacrificio, la sana e onesta competizione, il rispetto delle regole e dell’altro”.
