Alle 17.03 il «miracolo» di maggio è avvenuto, come segnalato dall’arcivescovo Domenico Battaglia roteando l’ampolla. Si è quindi ripetuto il prodigio della liquefazione del sangue del Santo patrono di Napoli, nella prima delle tre date dell’anno in cui è atteso.
Il ‘miracolo’ atteso il sabato che precede la prima domenica di maggio è accompagnato da una processione che parte dal Duomo e attraversa il centro antico della città, per concludersi nella Basilica di Santa Chiara. L’avvio della processione sarà preceduto da un breve momento di preghiera guidato dall’arcivescovo.
L’itinerario della Processione
Il corteo si snoderà per via Duomo, proseguendo lungo via San Biagio dei Librai, piazza San Domenico Maggiore e via Benedetto Croce, fino alla basilica di Santa Chiara. Lungo il percorso, accompagnato dalla fanfara dei carabinieri, i parroci del territorio attraversato onoreranno il santo patrono con l’offerta dell’incenso e il suono delle campane. Nella basilica di Santa Chiara, alle 18, avrà inizio la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo e saranno elevate preghiere per la prodigiosa liquefazione del sangue del Santo. Per tutta la settimana seguente, nella Cappella del Tesoro (tranne il sabato e la domenica), ogni giorno, sarà venerata la teca contenente le ampolle del sangue di San Gennaro.
La processione si svolge in ricordo della traslazione delle reliquie del Santo dal cimitero posto nell’Agro Marciano, territorio oggi ricadente nel quartiere Fuorigrotta, alle Catacombe di Capodimonte, poi denominate per questa ragione Catacombe di San Gennaro, ed è detta anche “processione degli infrascati” per la consuetudine del clero di proteggersi dal sole coprendosi il capo con corone di fiori.
