L’istituzione della zona rossa in Campania da parte del Governo ha creato non pochi malumori, soprattutto tra gli amministratori delle zone dove si registrano meno contagi. È questo il caso del Sannio, dove si contano in totale 1.665 casi attivi di Covid-19. L’intero territorio sannita è nono in Italia per minor numero di contagiati dal virus e, di fronte alla decisione di inserire Benevento e la sua provincia in zona rossa, il sindaco Clemente Mastella ha espresso la propria contrarietà, sostenuto dal presidente della Provincia Antonio Di Maria. Secondo le due autorità, adottare i medesimi provvedimenti restrittivi per il Sannio e per il Napoletano a è stata una scelta azzardata e priva di fondamento scientifico, che potrà avere effetti devastanti sull’economia dell’intero territorio, già duramente provato dalla crisi economica.
“Applicare la zona rossa anche a Benevento e al Sannio è un provvedimento ingiusto e iniquo”, tuonano i due amministratori sanniti in una nota congiunta, e proseguono: “Così si danneggia una popolazione che a differenza di altre ha avuto maggiore attenzione e premura per evitare il contagio”. Mastella e Di Maria chiedono a gran voce che vengano adottate misure differenziate per quei territori che sono stati colpiti in maniera lieve dalla pandemia: “È assurdo accomunare Benevento a Napoli. Il Governo deve consentire le differenziazioni anche all’interno delle stesse regioni. Le aree interne della Campania non possono essere penalizzate a causa dell’alto numero di contagi della città partenopea e della sua area metropolitana”. Secondo gli amministratori sanniti infatti non sarebbe stato considerato il rapporto tra casi positivi e abitanti all’atto dell’istituzione della zona rossa, commettendo così un grave errore che penalizzerebbe i cittadini sanniti.